Germania sotto pressione: calo del PIL, recessione e tensioni sociali.

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 08/02/2024 16:00

Germania sotto pressione: calo del PIL, recessione e tensioni sociali.

Il governo tedesco non può più nascondere la crisi economica che sta affliggendo la più grande economia d'Europa. 

Le manovre del governo tedesco

Il Ministro delle Finanze Lindner ha recentemente ammesso che il paese non è più competitivo. La scorsa settimana, Robert Habeck, Ministro dell'Economia e membro del partito dei Verdi, ha proposto una riforma delle tasse sulle aziende per alleggerire il carico fiscale sulle imprese tedesche, che stanno lottando con i costi energetici elevati. Tuttavia, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha respinto la proposta, sostenendo che bisognerebbe concentrarsi sull'approvazione di una legge esistente che mira a offrire alle imprese agevolazioni fiscali. 

Il PIL

Dopo una recessione nel 2023, l'economia tedesca continua a rallentare. Il PIL tedesco è diminuito dello 0,3% nel quarto trimestre del 2023 rispetto al trimestre precedente e le esportazioni sono diminuite del 4,6% a dicembre rispetto a novembre. Questa crisi, causata principalmente dall'inflazione energetica, ha portato a proteste e disordini tra i lavoratori, aumentando la pressione sul governo di Scholz e intensificando le tensioni all'interno della sua coalizione. 

Export

Le esportazioni tedesche sono diminuite del 5,5% verso i paesi dell'UE e del 3,5% verso i paesi extra-UE a novembre rispetto a ottobre. Secondo Destatis, l'ufficio federale di statistica tedesco, tutti i principali settori industriali tedeschi hanno subito contrazioni, ad eccezione del settore automobilistico. La produzione reale nel settore manifatturiero è diminuita dell'1,6% nel dicembre 2023 rispetto a novembre, con cali particolarmente significativi nell'industria chimica (7,6%) e nel settore edile (3,4%). 

Cause interne ed esterne

A gennaio 2024, il morale delle aziende Mittelstand, la spina dorsale dell'economia tedesca, è crollato, secondo l'agenzia di notizie britannica Reuters. L'attività commerciale nel settore dei servizi è diminuita a gennaio per il quarto mese consecutivo a causa della debole domanda. L'unica eccezione è stata l'industria automobilistica, che ha registrato un aumento del 4% della produzione. 

La Germania si trova in una situazione complicata, dovuta a una combinazione di fattori interni ed esterni. Tra questi, le condizioni sfavorevoli a livello internazionale, che hanno causato inflazione, le sanzioni alla Russia che hanno portato a un aumento dei costi energetici e le politiche monetarie restrittive della Banca Centrale Europea, che hanno ulteriormente depresso la domanda interna. 

Dopo l'attuazione delle sanzioni, la Russia, uno dei principali partner commerciali della Germania, in particolare per l'energia, è venuta a mancare. Questo ha portato a una mancanza dell'energia a prezzi competitivi, un elemento chiave del modello economico tedesco, che ora è stato sostituito dall'energia più costosa del GNL americano. 

Le ripercussioni sull'UE

La mancanza di autonomia strategica e politica dell'UE ha portato il Vecchio Continente a passare dalla dipendenza energetica della Russia a quella più costosa degli Stati Uniti. Questo ha messo a rischio gli interessi tedeschi ed europei in favore degli interessi geostrategici americani. Il Cancelliere Scholz e la sua coalizione si trovano ad affrontare una crisi politica, economica e sociale profonda, con potenziali ripercussioni su tutto il Vecchio Continente.

(Redazione)

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