Gaza, la guerra affonda il PIL di Israele: crollo record del 19,4%

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 20/02/2024 07:40

Gaza, la guerra affonda il PIL di Israele: crollo record del 19,4%

Nel corso dell'ultimo trimestre del 2023, il Prodotto Interno Lordo (PIL) israeliano ha subito un crollo del 19,4% in termini annualizzati, rispetto al precedente periodo. Questa drastica diminuzione è stata generata dai conflitti avvenuti nella Striscia di Gaza, come evidenziato dai dati diffusi dall'Ufficio centrale di statistica. L'incremento del PIL israeliano durante l'anno è stato del 2%, un dato inferiore a quanto stimato dalla Banca centrale israeliana, che prevedeva una crescita del 2,3% alla fine di ottobre, poco dopo l'attacco di Hamas. 

Il quarto trimestre del 2023 ha rappresentato il momento più critico in termini di PIL pro capite dal primo trimestre del 2020, periodo segnato dalla pandemia di Covid-19. I consumi privati hanno registrato una flessione del 27% su base trimestrale annualizzata, dovuta principalmente alla caduta della domanda e al calo della fiducia dei consumatori durante la fase iniziale della guerra. Le esportazioni hanno subito una contrazione del 18%, mentre le importazioni sono scese del 42%, come indicano i dati. Liam Peach, economista senior dei mercati emergenti di Capital Economics, ha sottolineato come la contrazione economica sia stata molto più intensa di quanto previsto, mettendo in luce l'entità dei danni causati dalla guerra e dagli attacchi di Hamas. 

Il declino registrato nel quarto trimestre è stato il più elevato dal secondo trimestre del 2020, quando il PIL israeliano è calato del 29,0% a causa della pandemia di coronavirus, che ha pesantemente colpito il settore imprenditoriale. Peach prevede una ripresa nel primo trimestre, ma la crescita del PIL nel 2024 sembra destinata a essere una delle più deboli mai registrate. 

Nel novembre del 2023, la Banca Centrale di Israele ha ridotto le sue previsioni di crescita per il 2024 al 2% rispetto al precedente 2,8%, a causa del conflitto. A gennaio, l'istituto ha previsto che la guerra potrebbe comportare costi fino a 210 miliardi di shekel (circa 58,22 miliardi di dollari). Ad aggravare la situazione, l'offensiva su Gaza ha provocato una grave crisi di manodopera e un crollo del settore turistico in Israele, tradizionalmente fiorente. Dopo il 7 ottobre, l'esercito israeliano ha richiamato oltre 300.000 riservisti e il governo ha proibito l'ingresso nel Paese di almeno 160.000 lavoratori palestinesi, una risorsa fondamentale per l'edilizia e l'agricoltura.

(Redazione)

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