Gas sui minimi da maggio dopo il price cap

Gas in calo nonostante price cap alto

Buone notizie da Amsterdam: oggi il Dutch TTF Natural Gas sulla scadenza gennaio ha toccato a inizio mattinata i 91 euro/MWh, minimo da fine maggio ovvero da prima dell'avvio dell'accelerazione rialzista che ha portato le quotazioni a sfiorare quota 350.
Il prezzo del gas era in flessione dalla prima settimana di dicembre ma ha accelerato al ribasso dopo l'accordo sul "tetto" dinamico a 180 euro/MWh. Il limite è di molto superiore alle quotazioni attuali, quindi in teoria non avrebbe dovuto avere effetti concreti sul mercato.

Bene l'intesa UE

Evidentemente però gli operatori hanno preferito puntare sull'aspetto positivo della vicenda, ovvero l'accordo raggiunto tra i Paesi dell'Unione, evento tutt'altro che scontato dato l'atteggiamento recalcitrante di alcuni membri e la sequenza di tentativi falliti fino a quello di questa settimana.

La significatività dell'accordo è attestato anche dalla reazione della Russia: il vice premier con delega all'energia Alexander Novak ha affermato che si tratta di una decisione politica, non economica, e che potrebbe portare l'Europea a rimanere senza gas.

Domanda di gas verso la fase calante

Le ragioni della discesa del prezzo del gas potrebbero però anche essere altre.
Tra queste possiamo citare l'elevata capienza delle scorte. A inizio dicembre gli stoccaggi europei erano al 90%, complici le temperature estremamente miti registrate a novembre e soprattutto a ottobre. La prima metà di dicembre è stata invece abbastanza fredda ma nell'ultima settimana si è tornati sopra media e anche per i prossimi giorni è previsto caldo anomalo.

Inoltre è bene ricordare che i mercati guardano sempre avanti. Nel caso del gas l'inizio della discesa dei consumi per il riscaldamento si colloca nel mese di marzo: considerando l'alto livello delle scorte e ipotizzando l'assenza di cali delle temperature sotto le medie è ragionevole attendersi che la domanda di gas sia entrata nella fase calante.