Il prezzo del gas non si ferma: scenario difficile in vista dell'inverno
L'Europa è ancora nel pieno dell'estate ma il mercato guarda al futuro e anche allo scenario che si presenta sul versante degli approvvigionamenti del gas. Il prezzo del TTF Gas Future per consegna settembre si è avvicinato ai 300 euro/MW dopo che Gazprom ha comunicato un nuovo stop al gasdotto Nord Stream 1 per manutenzione dal 31 agosto al 2 settembre.
Il derivato ha poi ripiegato in area 270 ma le prospettive sono molto incerte. La Russia ha infatti la possibilità di usare il gas per fare pressioni sull'Europa.
Le conseguenze di uno stop delle forniture sarebbero molto pesanti: il conflitto in Ucraina è iniziato a fine febbraio quando la domanda di gas stava ormai diminuendo.
Ora la situazione è ben diversa la fase attuale vede i Paesi importatori impegnato nell'accumulo si scorte necessarie per meglio reggere il picco di domanda dei prossimi mesi. Se questo non fosse possibile l'Europa sarebbe esposta al rischio razionamento dell'energia elettrica con effetti disastrosi sull'economia.
Eni a tutto gas
La sensibilità di questo tema è evidente nell'andamento dei mercati finanziari.
Eni oggi ha annunciato una importante scoperta di gas nell'offshore di Cipro. Secondo stime preliminari il giacimento contiene circa 2,5 TCF (trilioni di piedi cubi) di gas, "con un significativo potenziale aggiuntivo che verrà valutato con un ulteriore pozzo esplorativo". Grazie a questa notizia Eni +0,7% è in rialzo, seppur limitato, in un contesto che vede i titoli del settore petrolifero in netta flessione a causa del netto calo del prezzo del greggio: il timore è che i rialzi dei tassi di BCE e soprattutto Fed possano innescare una recessione capace di ridurre la domanda di petrolio e derivati.
Focus sulle rinnovabili: Alerion record
Oltre alla performance in controtendenza di Eni spicca il balzo di Alerion Clean power.
Il titolo del gruppo attivo nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (l'eolico in particolare) sale di circa il 7% e tocca a 39,95 euro il nuovo record storico. Il messaggio è chiaro: gli investitori puntano sulle fonti alternative a quelle fossili e in questa ottica Alerion rappresenta un'ottima opportunità.
Il gruppo ha chiuso il primo semestre 2022 con ricavi a 151 milioni di euro (71,1 milioni nel primo semestre 2021), EBITDA a 126 milioni (58,8 milioni), utile netto a 44,7 milioni (20,2 milioni).
A inizio giugno il cda ha deciso di "perseguire in maniera autonoma l’implementazione dei programmi di investimento previsti nei prossimi anni", nonostante "la ricezione di alcune manifestazioni di interesse da primari investitori internazionali, che hanno valutato significativamente le attività di Alerion e la sua capacità di crescita".
A conferma di ciò il management ha migliorato la guidance dell’EBITDA, da 236 milioni di euro a circa 260 milioni, dopo che a febbraio era stata portata da 165 a 236.
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