Gas in netta flessione
Giornata all'insegna della debolezza per il gas. Il contratto per consegna dicembre (attualmente quello più scambiato e quindi di riferimento) del Dutch TTF Natural Gas Future al momento segna 47,77 euro/MWh, in calo di quasi il 10% rispetto ai 53,033 della chiusura di ieri.
Buone notizie quindi per i titolari di contratti di fornitura di gas? Non molto in realtà.
Se infatti si allarga l'orizzonte temporale oltre l'immediato scopriamo che l'ambita materia prima oscilla sui massimi da inizio 2023. Il TTF è scattato in avanti dopo l'avvio del conflitto tra Hamas e Israele e le concomitanti tensioni sindacali presso alcuni importanti siti produttivi in Australia.
In nottata Chevron Australia ha trovato un accordo con i lavoratori e questo è probabilmente l'elemento che ha generato la correzione di ieri.
Prezzi alti nonostante livelli delle scorte ai massimi
Nonostante questo il prezzo del gas resta, come detto, su livelli molto alti rispetto a quelli visti in primavera (minimi sotto i 23 euro/MWh).
Oltre alle tensioni in Medio Oriente, che destabilizzano ulteriormente un quadro geopolitico già tutt'altro che tranquillo, si somma l'avvicinarsi dell'accensione degli impianti di riscaldamento.
Il livello delle scorte in Europa è tranquillizzante: in base a un report di inizio mese di Gas Infrastructure Europe (l'associazione degli operatori delle infrastrutture del gas) il livello di riempimento dei siti di stoccaggio si attesta al 95,99%, addirittura sopra il picco del 95,68% raggiunto l'anno scorso.
Si può ragionevolmente stare tranquilli a meno che l'inverno non si riveli particolarmente rigido, e questo è un rischio non quantificabile.
Cattive notizie per le bollette del gas
Con i prezzi del gas sui livelli attuali molto probabilmente le bollette sono destinate ad aumentare.
In base alle stime di Facile.it il conto del mese di ottobre per la famiglia tipo (con un consumo annuo di 1400 smc, standard metro cubo) in regime di mercato tutelato potrebbe salire del 9% rispetto a quello di settembre. A parità di consumi un incremento del genere si tradurrebbe un aumento dell'esborso su base annua di 120 euro.
Purtroppo stando alle proiezioni dell'European Energy Exchange le cattive notizie non finiscono qui: a novembre è previsto un ulteriore aumento del 15% e a dicembre del 6%. Qualora queste stime si rivelassero corrette il costo complessivo del gas per l'anno 2023 si attesterebbe a 1330 euro, ben al di sotto dei 1700 del 2022, anno però caratterizzato dall'esplosione del prezzo del gas (vicino ai 350 euro/MWh) a causa della guerra Russia-Ucraina.
Per fare un confronto significativo ricordiamo che nel 2019 (prima dei ribassi del gas causati dalla pandemia) la spesa fu di 1070 euro.