Il future Ftse Mib ha registrato un aumento martedì nonostante la flessione della borsa Usa. Il valore del future è salito dello 0,32% a 30620, con oscillazioni tra 30470 e 31025. Tuttavia, emergono segnali di rallentamento dell'economia, in particolare nel settore manifatturiero dell'Eurozona. Secondo l'Indice HCOB PMI di S&P Global, il settore rimane in contrazione, anche se a dicembre si è registrata una leggera ripresa, con un punteggio di 44,4 rispetto ai 44,2 di novembre. Nonostante ciò, la produzione è diminuita e la perdita di posti di lavoro continua da sette mesi consecutivi. Tuttavia, ci sono alcuni segnali positivi che indicano un possibile superamento della fase critica, con una diminuzione della contrazione dei nuovi ordini e degli acquisti, e un leggero aumento dell'ottimismo.
In Italia, nonostante un leggero aumento a dicembre a 45,3 punti, l'Indice HCOB PMI non offre segnali positivi, evidenziando un declino delle condizioni operative rispetto al mese precedente. Molte aziende attribuiscono la diminuzione della produzione alla persistente debolezza della domanda nel settore.
Il future Ftse Mib ha chiuso la sessione con un saldo positivo, ma al di sotto dei massimi di giornata. Nonostante non ci siano segnali di debolezza evidenti al momento, la difficoltà nel continuare la tendenza rialzista, che è iniziata dal picco del 14 dicembre, fa temere che si tratti di una fase di distribuzione, ovvero una preparazione per un ribasso.
Se il future dovesse rompere al di sotto del minimo della candela "impiccato" a 30145, potrebbe scendere verso 29640, che è la media mobile esponenziale a 50 giorni, e poi verso 29145, che è il minimo del 23 novembre. Solo una rottura decisa dell'area a 30800 consentirebbe al future di salire verso almeno i 31500.
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