Ieri il future Ftse Mib ha registrato un moderato calo, cedendo lo 0,17% a 30380 punti. Durante la giornata, i prezzi hanno oscillato tra 30075 e 30440. Nel frattempo, la Federal Reserve di New York ha riportato un netto peggioramento dell'attività manifatturiera nel suo distretto nel mese di gennaio, con un indice che è sceso a -43,7 rispetto al dato precedente di -14,5. Questo risultato è ben al di sotto delle previsioni del consensus, che si aspettava un miglioramento fino a -5.
Christopher Waller, membro del board della Fed, ha indicato che in assenza di inflazione potrebbe esserci un taglio dei tassi nel corso dell'anno. Tuttavia, ha sottolineato la necessità di un approccio prudente e metodico nella gestione della politica monetaria espansiva, escludendo fretta nelle decisioni.
Anche la BCE rimane prudente sulla politica monetaria. Il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha dichiarato che è troppo presto per parlare di tagli dei tassi. Ha aggiunto che, sebbene la discesa dell'inflazione sia di per sé una buona notizia, è prudente attendere nuovi dati prima di prendere decisioni. Questa posizione è stata condivisa anche da Robert Holzmann, governatore della Banca Centrale Austriaca, che ha indicato che l'inflazione ancora persistente potrebbe impedire alla BCE di ridurre i tassi nel corso dell'anno. Entrambi i funzionari hanno evidenziato una visione più cauta rispetto all'ottimismo presente sui mercati finanziari.
Il governatore della Banca Centrale Francese, Francois Villeroy de Galhau, ha dichiarato che i tassi non dovrebbero essere più alti del livello attuale, anticipando la prossima mossa della banca che potrebbe essere un taglio, probabilmente entro quest'anno. Tuttavia, Villeroy ha sottolineato che è prematuro dichiarare vittoria, nonostante il successo della manovra di stretta, e ha indicato che i tassi dovrebbero rimanere superiori al periodo 2015-22, puntando a un ritorno al "new normal" precedente alla grande crisi finanziaria.
Il future Ftse Mib è riuscito a limitare i danni, con i minimi di seduta a 30075 che sono inferiori al supporto critico di area 30140. Tuttavia, la chiusura si è posizionata al di sopra di quei livelli, a 30380. Solo recuperi oltre area 30500 potrebbero anticipare il ritorno sulla resistenza critica a 30850/900, dove transitano il lato alto del canale crescente disegnato dai minimi di ottobre 2020 e da quello del canale disegnato dai minimi di marzo 2023.
Senza una rottura decisa di questa resistenza, si rischia una correzione estesa di tutta la salita dai minimi di fine ottobre. Il primo supporto si trova a 29910, massimo del 1° agosto, poi a 29240, il minimo della candela "hammer" del 28 novembre. Solo sopra 30850/900 è probabile una salita fino in area 31500.
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