La Piazza Affari ha chiuso in territorio stabile, con Telecom in aumento, STM in calo e Webuild in forte ribasso, mentre il FTSE MIB ha registrato un +0,0%.
I principali indici italiani hanno segnato variazioni minime: il FTSE Italia All-Share +0,0%, il FTSE Italia Mid Cap -0,0% e il FTSE Italia STAR +0,0%. Nel contesto europeo, i mercati azionari sono stati contrastati con l'Euro Stoxx 50 -0,4%, FTSE 100 +0,8%, DAX +0,1%, CAC 40 -0,2%, IBEX 35 +0,5%.
I future sugli indici azionari americani si sono mossi al di sopra della parità: S&P 500 +0,1%, NASDAQ 100 +0,2%, Dow Jones Industrial +0,1%. Nella sessione precedente, i principali indici statunitensi hanno chiuso in rialzo, registrando nuovi massimi storici.
Il Nikkei 225 giapponese ha chiuso in territorio positivo, segnando un +0,18% e un nuovo massimo storico, mentre le borse cinesi hanno registrato performance negative.
L'euro ha toccato minimi risalenti al 1° marzo rispetto al dollaro, con EUR/USD che si attesta intorno a 1,0825. Sul fronte italiano, il rendimento del BTP è rimasto stabile al 3,67% mentre lo spread sul Bund si è leggermente allargato a 130 punti base.
Telecom Italia ha invertito la tendenza debole iniziale e ha chiuso con un +0,9%. Tuttavia, nel pomeriggio il titolo ha subito una brusca accelerazione al ribasso a seguito dell'aggiornamento delle posizioni corte da parte della Consob.
STMicroelectronics ha perso l'1,5% dopo l'annuncio del consiglio di sorveglianza riguardo alla conferma di Jean-Marc Chery come a.d. e Lorenzo Grandi come direttore finanziario, con voci di malcontento da parte del governo italiano.
Banco BPM ha registrato un modesto incremento del +0,4% dopo il miglioramento del rating del debito da parte di Fitch Ratings. Il forte ribasso di Webuild del -7,2% è stato causato dalla cessione di una quota del 4,99% da parte di Unicredit a un prezzo inferiore.
Nella giornata odierna non sono previsti eventi macroeconomici rilevanti.
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