Il future Ftse Mib ha registrato un incremento dello 0,79%, raggiungendo i 34245 punti. Nel secondo trimestre, il PIL degli Stati Uniti ha superato le aspettative, crescendo del 3% rispetto al 2,8% previsto, evidenziando la resilienza dell'economia americana. Questo risultato ha contribuito all'aumento dei rendimenti dei bond governativi decennali europei, nonostante si preveda un rallentamento della crescita per il resto del 2024 a causa dei costi di finanziamento elevati.
La prossima decisione della Fed in materia di politica monetaria potrebbe portare sviluppi positivi. L'attenzione è rivolta all'inflazione negli Stati Uniti, con l'attesa pubblicazione dell'indice dei prezzi PCE di luglio, previsto in aumento al 2,6% annuo per il dato globale e al 2,7% per il dato "base". Altri indicatori macroeconomici statunitensi mostrano un aumento del consumo personale del 2,9% nel secondo trimestre, in linea con le attese, e un incremento dell'indice dei prezzi del PIL del 2,5%.
In Europa, si registrano segnali di rallentamento dell'inflazione. In Spagna, l'inflazione di agosto è scesa al 2,4% rispetto al 2,9% di luglio, mentre in Germania è calata al 2,0%, al di sotto delle previsioni. A livello dell'Eurozona, si prevede che l'inflazione si attesti al 2,2% ad agosto, in calo rispetto al mese precedente. Questi dati potrebbero influenzare la politica monetaria della Banca Centrale Europea, che potrebbe continuare a ridurre i tassi di interesse nella prossima riunione di settembre.
Il future Ftse Mib ha superato la resistenza dei 34150 punti, corrispondente al 78,6% di ritracciamento del ribasso dal massimo di luglio. I prezzi potrebbero ora dirigersi verso l'area 35000/35100. Tuttavia, se si scende sotto l'area 34000, si prevede un test in area 33400/500 delle medie mobili esponenziali a 50 e 100 giorni.
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