Il future Ftse Mib ha registrato un aumento dello 0,84% venerdì, chiudendo a 30601 punti. I prezzi hanno oscillato tra 30465 e 30690. Sono presenti segni positivi diffusi in tutta Europa dopo le recenti preoccupazioni degli investitori riguardo a un possibile cambiamento nella politica monetaria della Federal Reserve, basate sui dati del mercato del lavoro statunitense e sull'incremento dell'inflazione a novembre.
La lettura del dato di dicembre sui prezzi alla produzione negli Stati Uniti non ha causato una significativa reazione di mercato: a dicembre, i prezzi alla produzione sono aumentati dell'1%, mostrando un'accelerazione rispetto all'0,8% del mese precedente, ma rimanendo al di sotto delle aspettative che erano del +1,3%.
Anche il dato "core", che esclude alcuni elementi volatili, si attesta al di sotto delle attese con un aumento dell'1,8% rispetto alle previsioni del +2%. Attualmente, il mercato prevede una probabilità del 77,7% di un taglio di 25 punti in occasione del FOMC di marzo. La seduta di venerdì, anche se in rialzo, non ha cambiato il quadro grafico.
In area 30850 è presenta una forte resistenza. In quell'area si colloca la resistenza offerta dal lato alto del canale crescente disegnato dai minimi di ottobre 2020 e da quello del canale disegnato dai minimi di marzo 2023, linee passanti appunti in area 30850. Senza una rottura decisa di questa resistenza si rischia una correzione estesa di tutta la salita dai minimi di fine ottobre.
Primo supporto a 29910, massimo del 1° agosto, poi a 29240, minimo della candela "hammer" del 28 novembre. Solo sopra 30850/80 probabile salita fino in area 31500.
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