La candela giornaliera del Ftse Mib future si è disegnata al di sopra dei massimi del 2 gennaio a 31025, diventando un supporto rilevante. Sopra questi livelli, il rialzo potrà continuare con obiettivo a 31500 e successivo a 32000 punti. Se il future scende sotto i 31000 punti, potrebbe subire una correzione con target a 30625 e successivo a 30230, sulla media mobile a 50 giorni. A differenza del Ftse Mib, la settimana è iniziata con un ribasso della borsa statunitense, con S&P500, Nasdaq Composite e Dow Jones in calo rispettivamente dello 0,32%, dello 0,2% e dello 0,71%.
L'indice dei servizi di S&P Global di gennaio si attesta a 52,5, inferiore al dato precedente e alle stime di consensus di 52,9. Tuttavia, l'indice dei servizi ISM registra un aumento significativo a 53,4 punti rispetto ai 50,4 del periodo precedente. In particolare, la componente occupazione mostra un notevole incremento a 50,5, superando le aspettative degli economisti. L'attenzione sull'occupazione è legata alle condizioni attuali del mercato del lavoro e alle opinioni variegate sulla normalizzazione economica e sui tassi di interesse. Il presidente della Federal Reserve Bank di Chicago, Austan Goolsbee, è ottimista sulla normalizzazione economica e sottolinea l'importanza di dati favorevoli sull'inflazione per consolidare questa tendenza.
Unicredit ha riportato risultati superiori alle attese nel quarto trimestre, con un risultato contabile di 2,8 miliardi di euro e un risultato netto di 1,9 miliardi, quasi il doppio delle previsioni del consensus.
Il Ftse Mib future ha registrato un aumento dello 0,93%, raggiungendo i 31155 punti in chiusura e i 31235 punti in intraday. Questo incremento è guidato dalla forte performance delle banche italiane, con l'indice FTSE delle banche italiane in aumento del 4,3%, che ha raggiunto i massimi da gennaio 2016, trainato principalmente da Unicredit con un aumento dell'8,1%.
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