Il Ftse Mib future ha registrato ieri un aumento dello 0,39% a 32780 punti. Con la fine della stagione delle trimestrali, l'attenzione degli investitori si sposta sul contesto macroeconomico, con particolare interesse per i dati significativi provenienti dagli Stati Uniti. Giovedì, sarà al centro dell'attenzione il dato sulle spese per i consumi di gennaio.
I principali dati macroeconomici di ieri non sono stati incoraggianti: l'indice sulla fiducia dei consumatori del Conference Board è sceso a sorpresa a febbraio a 106,7 da 110,9, rispetto al dato precedente rivisto di 114,8. Il consenso del mercato era per un aumento a 115. Entrambe le componenti, sia quella relativa alla situazione attuale che quelle delle aspettative, hanno registrato una diminuzione.
Gli ordini di beni durevoli sono scesi del -6% a gennaio, leggermente peggio rispetto al -5% previsto dagli economisti. Escludendo il settore dei trasporti, la diminuzione è stata del -0,3%, rispetto alla previsione del +0,2%. L'indice della Fed di Richmond è invece migliorato a -5 rispetto al -15 di gennaio.
L'indice dei prezzi delle case di S&P Case-Shiller è cresciuto del +6,1% su base annua a dicembre, in linea con le aspettative del consenso e in accelerazione rispetto al +5,4% del mese precedente. L'indice dei prezzi delle case della Federal Home Finance Agency è salito del +6,5% nel quarto trimestre dell'anno precedente rispetto al medesimo periodo del 2022, registrando un aumento dello +0,1% da novembre a dicembre.
Il future Ftse Mib ha testato i minimi di seduta a 32560 punti sul lato alto del canale crescente disegnato dai minimi di marzo 2023, linea superata il 23 febbraio e ora testata come supporto. Finché i prezzi rimarranno sopra l'area 32440/50, sarà probabile la rottura dell'area 32810/20 con un possibile test dei 33400 punti. Al di sotto dell'area 32440, si prevede invece la ricopertura del gap lasciato il 22 febbraio con base a 32220 punti.
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