Le borse europee hanno chiuso la giornata in modo generalmente positivo, mentre Wall Street è rimasta stabile. A Piazza Affari, il Ftse Mib ha registrato un aumento dello 0,56% a 30.082 punti, raggiungendo i massimi degli ultimi quindici anni. Tra i titoli in evidenza, Pirelli ha registrato un aumento del 4,9% dopo l'upgrade da parte di Ubs a Buy, con un target price rialzato da 5,0 a 5,7 euro. Altri titoli in rialzo sono stati Iveco (+3%) e Ferrari (+2,6%), mentre Leonardo (-1,6%) e Nexi (-1,3%) hanno registrato un calo a causa delle previsioni prudenti di Morgan Stanley.
Un altro tema importante della giornata sono state le dichiarazioni di Isabel Schnabel, membro del Consiglio direttivo della Bce, che ha definito i recenti dati sull'inflazione una "sorpresa positiva" e ha escluso un altro aumento dei tassi di interesse. Moody's ha abbassato l'outlook sui titoli di Stato cinesi da stabile a negativo, mentre negli Stati Uniti sono stati pubblicati i dati sull'Ism servizi (migliorati a 52,7 punti a novembre) e sulle offerte di lavoro Jolts (in calo a ottobre). Gli investitori sono in attesa dei dati Adp di domani e del job report di venerdì.
Gli investitori stanno valutando le tempistiche dei primi tagli dei tassi da parte delle banche centrali. I riflettori sono puntati sulle riunioni della Fed e della Bce, che avranno luogo rispettivamente il 13 e il 14 dicembre. Nel frattempo, la Rba ha mantenuto i tassi invariati al 4,35%. L'aspettativa di un allentamento più rapido della politica monetaria ha portato ad una diminuzione dei rendimenti obbligazionari, con il decennale italiano sceso al di sotto del 4% (a 3,98%) e lo spread Btp Bund leggermente diminuito a 174 punti base. Il Treasury a 10 anni è sceso al 4,17% e il Bund al 2,24%.
Per quanto riguarda le materie prime, il prezzo dell'oro è tornato a 2.013 dollari l'oncia, dopo aver raggiunto ieri un nuovo massimo storico oltre i 2.100 dollari. I prezzi del petrolio sono rimasti stabili, con il Brent a 78 dollari, a causa dei dubbi sui tagli volontari dell'Opec+. Sul fronte valutario, l'euro/dollaro è sceso sotto la quota di 1,08, mentre il dollaro/yen si è attestato a 147,3. Infine, il prezzo del Bitcoin ha superato nuovamente i 42.000 dollari.
(Redazione Traderlink)