Il Fondo di risoluzione unico, l'organo dell'area euro dedicato alla tutela delle banche in crisi, è attivo e pronto ad intervenire. Secondo quanto riportato da Dominique Laboureix, presidente del Single Resolution Board, il comitato che gestisce l'agenzia dell'Unione europea, non saranno richiesti ulteriori versamenti alle banche, a meno di emergenze non previste al momento. In un incontro con i rappresentanti dei media a Bruxelles, Laboureix ha spiegato che grazie ai contributi effettuati dalle banche europee nell'arco degli ultimi otto anni, il Fondo ha raggiunto l'importo di 78 miliardi di euro previsto, equivalente all'1% del totale dei depositi coperti nelle banche dei ventuno paesi dell'Unione bancaria.
Il Fondo di risoluzione unico è un fondo di emergenza attivabile in caso di crisi bancarie. Esso garantisce l'applicazione efficace degli strumenti di risoluzione e interviene per risolvere le situazioni di fallimento bancario quando tutte le altre opzioni, a partire dal bail-in, sono state esaurite. Da quando è stato istituito nel 2016, ogni anno le banche dei 21 paesi dell'Unione bancaria hanno versato una quota calcolata in base alle loro passività, raggiungendo il livello previsto dell'1%. Laboureix ha annunciato che non sarà richiesto un ulteriore contributo al settore bancario per l'anno in corso, il 2024, e che i dettagli saranno definiti nei prossimi giorni. Nel corso dell'incontro, Laboureix ha presentato la nuova visione strategica del meccanismo di risoluzione unico fino al 2028.
Questa strategia rappresenta un punto di svolta per il Single Resolution Mechanism (SRM), prevedendo una nuova fase di lavoro che affronta l'evoluzione del panorama dei rischi. L'SRB e le autorità nazionali di risoluzione delle crisi stanno rivedendo i punti fondamentali della pianificazione, mettendo al centro l'operatività, i test di risoluzione e la preparazione alle crisi, allo scopo di garantire la pronta attuazione di ogni piano e strategia di risoluzione per ogni banca, aumentando così la capacità di resistere alle crisi. La nuova strategia SRM, sviluppata nel corso dell'ultimo anno attraverso sette diverse consultazioni sia interne che con le agenzie di regolamentazione nazionali e il settore bancario, si concentra su tre aree fondamentali: attività principale, governance e risorse umane. Include nove obiettivi strategici e 20 azioni da attuare entro il 2028. Le attività specifiche e gli indicatori di performance saranno inclusi nel prossimo piano pluriennale dell'SRB. Laboureix ha espresso soddisfazione per la collaborazione con tutte le 21 autorità nazionali di risoluzione, la Banca centrale europea, la Commissione europea e il settore bancario, sottolineando come il loro contributo e i loro suggerimenti saranno fondamentali per migliorare l'efficienza, semplificare i processi e aumentare la trasparenza.
(Redazione)