Fondi e gestioni: affidarsi al risparmio gestito
Affidarsi al risparmio gestito è l'alternativa offerta dal mercato a coloro che, per mancanza di competenze o per scelta, decidono di non prendere decisioni in materia d'investimento in prima persona.
La mancanza di tempo e l'aspetto psicologico sono ulteriori fattori che possono far propendere verso fondi e gestioni piuttosto che in direzione del fai da te.
La possibilità di poter trovare un capro espiatorio nel caso in cui le cose non andassero per il verso giusto, rappresenta un forte appeal a livello emotivo.
Inoltre, occorre notare che si parte dal presupposto che, il gestore di fondi, abbia conoscenze superiori rispetto al singolo risparmiatore.
Nel momento in cui si opta per il risparmio gestito, può capitare di tirare i remi in barca, ovvero di cullarsi sugli allori, pensando che non occorra fare altro.
Invece non é così.
Fondi e gestioni: la diversificazione
Dopo aver scelto il gestore cui affidarsi o il fondo /gestione più confacente alle nostre esigenze, non dobbiamo commettere l'errore di pensare che il nostro compito sia terminato.
Vero è che le scelte operative spettano al gestore che cerca di ottenere il miglior risultato possibile in rapporto al benchmark di riferimento.
Tra i principi cardine che una buona gestione deve presentare, è quello della diversificazione.
Siamo sicuri che il gestore applichi correttamente questo aspetto e ponga particolare attenzione a suddividere il patrimonio che investe in asset differenti e diversificati?
Come poter valutare se il gestore cui abbiamo affidato i nostri risparmi sta lavorando bene in quest'ottica?
Gestioni e fondi: come valutare un gestore
Il comune risparmiatore può accedere, a tutte le informazioni inerenti al fondo in cui investe, sia tramite il sito istituzionale del gestore che tramite portali specializzati.
Inoltre, periodicamente, riceve informazioni in merito da parte del gestore stesso.
Certo, quasi sempre le notizie che si ricevono e di cui si dispone non fotografano l'attualità bensì un momento precedente, ma sono comunque utili strumenti di valutazione.
Importante è inoltre leggere il regolamento del fondo piuttosto che la mission della gestione, al fine di verificare congruenza e coerenza tra intenzioni ed azioni.
E se ci accorgiamo di aver scelto un gestore pigro o comunque non rispondente alle nostre esigenze?
Ovviamente non si può chiedere al gestire di modificare la propria linea d'orientamento o la modalità operativa.
Si può, però, revocare la propria fiducia (e/o il proprio mandato).
In parole povere, quindi, si può decidere di vendere un determinato fondo o una certa tipologia di gestione.
Ricordiamo sempre che, anche se ci affidiamo a terzi, i soldi restano i nostri e l'ultima parola spetta a noi.
In un modo o nell'altro.
Il potere di cambiare decisione e punto di vista è un punto di forza enorme a disposizione. Ogni risparmiatore ne sia consapevole e cerchi di sfruttarlo a proprio vantaggio.