Quando il Bitcoin potrebbe raggiungere un minimo di mercato
A questo punto, il Bitcoin (BTC) potrebbe raggiungere un minimo di mercato verso la fine del 2022. Oppure addirittura all'inizio del 2023 in base alla sua precedente performance durante i cicli di dimezzamento. Questa è infatti la view della Bitcoin company NYDIG in una nota che è stata pubblicata nella giornata di mercoledì 15 giugno.
Per BTC la ricompensa ai minatori si riduce del 50% ogni 4 anni
In particolare, NYDIG ricorda che ogni 210.000 blocchi, ovverosia all'incirca ogni 4 anni, per BTC c'è il cosiddetto halving. Ovverosia, il dimezzamento della ricompensa che viene riconosciuta ai minatori.
E sebbene ad oggi ci siano stati solo tre dimezzamenti nella storia del Bitcoin, questi si sono verificati tutti nel bel mezzo di massimi ciclici per l'oro digitale.
Corsi e ricorsi storici per i cicli di dimezzamento dell'oro digitale
Sebbene lo storico sia chiaramente limitato, visto che il Bitcoin (BTC) è stato coniato nel mondo crittografico solo nel 2009, secondo NYDIG, proprio in base alla dinamica dei prezzi legati ai cicli di dimezzamento, attualmente potrebbe essere a circa sei mesi di distanza dal minimo di mercato.
Sale alle stelle la volatilità implicita del Bitcoin
Il portale marketwatch.com, citando i dati forniti da Skew, segnala inoltre che nella giornata di mercoledì 15 giugno la volatilità implicita del Bitcoin (BTC) ha toccato il livello più elevato dal mese di marzo del 2020.
Una metrica che, sebbene al momento il sentiment appaia come ribassista, non riflette in pieno la direzione dei prezzi per BTC, ma secondo una nota degli analisti 21Shares per l'oro digitale la capitolazione definitiva potrebbe non essere completa. E quindi non sono escluse nel breve termine ulteriori sezioni ribassiste.
Ed il tutto mentre la capitalizzazione complessiva, per il settore crittografico, dopo l'ultimo crollo continua ad attestarsi al di sotto del trilione di dollari. Precisamente, al momento, a 800 miliardi di dollari circa rispetto ad un massimo di $ 3 trilioni. Il che significa che oltre due trilioni di dollari, dallo scorso mese di novembre del 2021, sono andati in fumo.
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