I dati recenti di Terna mostrano un aumento del 4,5% sulla base annua del fabbisogno di energia elettrica in Italia nel mese di luglio, raggiungendo 31,3 miliardi di kWh, il valore più elevato dal 2015. Questo incremento compensa il calo del 3,4% registrato nel luglio 2023, nonostante vi fossero due giorni lavorativi in più e una temperatura media mensile simile a quella dell'anno precedente, tranne nell'ultima settimana.
Aumento dei consumi di energia
Il consumo elettrico a luglio è stato di 31,3 miliardi di kWh, con un aumento del 4,5% rispetto all'anno precedente. Se si considera il dato della domanda elettrica, corretto per effetti di calendario e temperatura, l'aumento è del 2,6% rispetto a luglio 2023.
A livello regionale, l'aumento è stato diversificato: al Nord è salito del 7,4% e al Centro del 3,3%, mentre al Sud e nelle Isole è rimasto pressoché invariato (-0,3%). Nel complesso, nei primi sette mesi dell'anno, il fabbisogno nazionale è cresciuto dell'1,7% rispetto allo stesso periodo del 2023 (+0,9% il valore rettificato).
L'indice IMCEI di Terna, che monitora i consumi industriali delle aziende 'energivore', ha registrato un aumento del 3,5% rispetto a luglio 2023. Corretto per effetti di calendario, l'aumento è del 3,1%. I settori in crescita includono la cartaria, la chimica, l'alimentare, la meccanica, la siderurgia e i metalli non ferrosi. In calo invece ceramiche e vetrarie, mezzi di trasporto e cemento calce e gesso.
In termini congiunturali, l'aumento della domanda elettrica, corretto per effetti di calendario e temperatura, è del 3%. Al contrario, l'indice IMCEI mostra un calo congiunturale dell'1,3%.
L'indice IMSER ha registrato un aumento del 4,2% nel mese di maggio 2024. I settori che hanno visto un aumento includono attività professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione pubblica e difesa, informazione e comunicazione. In calo invece trasporto e magazzinaggio e servizi veterinari.
Produzione nazionale e capacità rinnovabile in crescita
L'86,4% della domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta dalla produzione nazionale, mentre il restante 13,6% dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. Il saldo estero mensile è stato di 4,3 TWh, l’1,5% in meno rispetto a luglio 2023. Da gennaio a luglio 2024, l'import netto è aumentato del 3,1% rispetto ai primi sette mesi del 2023.
La produzione nazionale netta è stata di 27 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno fornito il 44,2% del fabbisogno energetico (rispetto al 38,1% nel luglio 2023). In aumento la fonte idrica (+38,7%), fotovoltaica (+22,4%) e geotermica (+0,7%); in calo la fonte eolica (-11,6%) e termica (-6,5%). La produzione a carbone è diminuita del 74,8% rispetto a luglio 2023.
Nei primi sette mesi del 2024, la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 4.282 MW (di cui 3.853 MW di fotovoltaico), un incremento di 1.208 MW (+39%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
(Redazione)