Fine dell'incubo? Viaggi ritornati sopra ai livelli del 2019

30/05/2022 17:03

Fine dell'incubo? Viaggi ritornati sopra ai livelli del 2019

Fine dell'incubo per viaggi, turismo e, soprattutto, per l'industria dell'trasporto aereo? Dopo due anni terribili, che hanno visto molte delle maggiori compagnie aeree costrette a ricorrere agli aiuti di Stato, aprile diventa un mese da ricordare.
Secondo il Mastercard Economics Institute, infatti, lo scorso mese per la prima volta i viaggi sono ritornati sopra ai livelli del 2019, prima dello scoppio della pandemia di coronavirus.

In aprile, si legge nel rapporto Travel 2022: Trends & Transitions pubblicato settimana scorsa, i viaggi internazionali hanno superato i livelli pre-pandemici dopo averli pareggiati già in marzo.
Risultato che è stato ottenuto grazie al ritorno dei voli business. Dal 2020 l'industria dei viaggi era sopravvissuta quasi esclusivamente grazie alle tratte domestiche e più in generale ai voli a corto raggio.

In aprile viaggi ritornati sopra ai livelli del 2019.

Fine dell'incubo?

In aprile, sottolinea Mastercard Economics Institute (che ha preso sotto esame 37 mercati), le prenotazioni di voli globali per viaggi di piacere sono rimbalzate del 25% rispetto all'aprile 2019. Se la performance è stata ottenuta soprattutto con i voli a corto e medio raggio, anche le tratte più lunghe si sono allineate al trend positivo dopo avere iniziato il 2022 con un crollo del 75% rispetto ai livelli pre-pandemici.

La notizia più confortante, in primis per le compagnie aeree (che sostengono il loro business con i passeggeri frequent flyer aziendali), è però proprio il ritorno dei viaggi di lavoro che sembravano solo un ricordo del passato dopo mesi e mesi di videoconferenze e smart working.

Viaggi ritornati sopra livelli 2019 grazie al ritorno dei voli business

La tendenza positiva arriva nonostante il ritardo nel recupero del trasporto aereo in Asia.

I voli per Singapore, Malaysia e Indonesia sono aumentati tra i viaggiatori dell'Asia-Pacific, anche se la maggior parte delle principali destinazioni internazionali rimanevano fuori dalla regione. "Tra le principali destinazioni visitate dai viaggiatori dell'Asia-Pacific nel primo trimestre 2022, il 50% era fuori dalla regione in base ai nostri dati, con Usa al primo posto", ha sottolineato David Mann, capo economista di Mastercard Economics Institute per Asia-Pacific, Medio Oriente e Africa.

"Nonostante una ripresa ritardata rispetto all'Occidente. I viaggiatori in Asia-Pacifico hanno dimostrato un forte desiderio di tornare a volare" verso i Paesi che hanno riaperto i loro confini, ha aggiunto.

La tendenza continuerà o si spegnerà con l'arrivo dell'estate?

Come nota la Cnbc, è ancora un grosso punto interrogativo se la domanda rimarrà solida per tutto il 2022 o se bisogna invece prevedere un'ulteriore frenata.

Tutto dipenderà, ovviamente, dall'andamento della pandemia in autunno e dall'eventuale emergere di nuove varianti. C'è tuttavia un altro fattore che potrebbe smorzare gli entusiasmi e si tratta di un effetto collaterale della crisi del Covid-19: l'inflazione. L'impennata dei costi (e soprattutto del prezzo dei carburanti) storicamente ha spinto le persone a spendere meno in viaggi.
"Tuttavia, considerando gli enormi livelli di domanda repressa in un mondo post-pandemia, questa volta potrebbe essere diverso", è la conclusione del rapporto del Mastercard Economics Institute.

Fonte: FTA Online

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