Finanziamenti formazione: gli ultimi dati

06/09/2023 17:38

Finanziamenti formazione: gli ultimi dati

I dati dell'analisi

Emergono indicazioni contrastanti dalle ultime elaborazioni di Facile.it e Prestiti.it in merito ai prestiti erogati ai privati in Italia per finanziare le spese dedicate a scuola, università e in generale per la formazione.
I dati raccolti dai due siti specializzati riguardano i primi otto mesi del 2023. In questo periodo il totale dei prestiti personali erogati si è attestato a 220 milioni di euro.

Domande in aumento

L'analisi dei dati mette in evidenza tendenze contrastanti.

Da un lato si registra un aumento del 6,2% del peso delle domande di finanziamenti formazione sul totale dei prestiti personali richiesti. Questo numero sembra indicare l'incremento delle difficoltà delle famiglie a far fronte alle spese necessarie per sostenere gli studi: veniamo da un periodo in cui l'inflazione ha toccato i massimi dall'inizio degli anni '80.

Se consideriamo che il costo del materiale per la formazione è nell'ordine delle centinaia di euro sin dai primi cicli scolastici, per poi salire vertiginosamente se parliamo di formazione universitaria e post-universitaria, ci rendiamo facilmente conto che tassi di inflazione superiori al 10% come abbiamo avuto in Italia tra ottobre e gennaio generano aggravi della spesa talvolta insostenibili.

Ora la crescita dei prezzi al consumo ha rallentato notevolmente (+5,5% il dato preliminare di agosto) ma resta comunque ben al di sopra dei livelli cui eravamo abituati da molti anni. E comunque i forti rialzi dei mesi scorsi sono ormai acquisiti, ovvero incorporati nei costi dei beni di consumo.

Scende l'importo medio richiesto

L'altro dato che emerge dall'analisi è che l'importo medio delle richieste di prestiti per formazione è sceso del 4% rispetto al dato rilevato nello stesso periodo dell'anno scorso a 6752 euro.

Si tratta di un numero apparentemente in controtendenza rispetto al precedente e alle considerazioni svolte riguardo al balzo dei prezzi.

Una possibile spiegazione sembra arrivare da un'altra cifra ovvero quella riguardante la percentuale dei giovani richiedenti finanziamenti per lo studio, pari al 30% del totale con una crescita del 5% rispetto all'anno scorso.
É verosimile pensare che gli under 26 richiedano prestiti di minor importo a causa della loro limitata disponibilità finanziaria attuale e in prospettiva.

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