Ferrari starebbe considerando l'opzione di spostare l'ufficio centrale in Italia, lasciando così i Paesi Bassi. La notizia è riportata nell'edizione di oggi di MF-Milano Finanza.
Le voci di corridoio indicano che la mossa, già nel mirino da tempo, avrebbe preso corpo il 2 novembre durante la presentazione dei risultati trimestrali, per voce del CEO Benedetto Vigna, nonostante Ferrari avesse di nuovo negato i rumors su un ritorno dell'ufficio centrale in Italia. «Non lo stiamo pianificando e vorrei aggiungere che la residenza fiscale è in Italia, quindi paghiamo regolarmente le tasse qui», aveva affermato Vigna a dialogo con i media, sottolineando che l'ufficio fiscale è sempre stato a Maranello.
Tuttavia, sembra che ci sia stato un cambio di direzione grazie al Ddl Capitali. Infatti, in queste settimane Ferrari e il governo starebbero trattando la possibilità di riportare ufficialmente la sede legale di Ferrari in Italia, con un numero crescente di incontri in questi ultimi giorni. Si stava aspettando l'approvazione del progetto di legge, «vedremo e ragioneremo su tutte le possibilità che potrà offrire», aveva dichiarato Vigna.
Il progetto di legge, che dovrebbe passare il vaglio del Parlamento a febbraio, tra i vari aspetti permette alle aziende quotate in borsa di emettere azioni con diritto di voto multiplo, aumentando così l'influenza e il potere decisionale degli azionisti di lungo periodo. Questo è esattamente il motivo che, più di dieci anni fa, aveva spinto Ferrari a trasferirsi in Olanda che, oltre a garantire benefici nella distribuzione dei dividendi, consente il diritto di voto potenziato che serve a proteggere la proprietà da incursioni non amichevoli.
Tuttavia, con le nuove condizioni, Ferrari sembrerebbe determinata a sfruttare questa condizione per ristabilire l'ufficio centrale in Italia: la presenza di un sistema che assicura al principale azionista del gruppo, la holding Exor della famiglia Agnelli-Elkann (che detiene il 34,5% dei voti), di mantenere lo stesso regime previsto dalla legge olandese. Al lavoro c'è il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, che già durante il governo Draghi si era impegnato per riportare l'ufficio centrale della Ferrari in Italia. Ora si potrebbe raggiungere una conclusione positiva del caso.
(Redazione)