Il Consiglio di Amministrazione de I Grandi Viaggi S.p.A., presieduto da Luigi Clementi, ha approvato i risultati del terzo trimestre 2023. L'attività turistico alberghiera è ancora influenzata dall'aumento del costo dell'energia e dell'inflazione, che ha portato all'aumento dei prezzi delle materie alimentari. Inoltre, il costo della vita più elevato e la recessione in corso stanno causando un rallentamento delle vendite, con i viaggiatori che tendono a prenotare per periodi più brevi.
Al 31 luglio 2023, I Grandi Viaggi ha registrato un fatturato di 32,16 milioni di Euro, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (24,35 milioni di Euro). Questo incremento è principalmente dovuto alla ripresa delle vendite delle destinazioni di lungo raggio extraeuropee, che erano state influenzate negativamente dalla pandemia da Covid-19 e dal conflitto russo-ucraino.
Le strutture di proprietà italiane hanno registrato un aumento delle vendite del 11,7% rispetto al periodo precedente. Le strutture di proprietà estere, con la riapertura delle destinazioni, hanno registrato un aumento superiore al 120%. Complessivamente, il fatturato delle strutture di proprietà è aumentato di 6,78 milioni di Euro, passando da 20,38 milioni di Euro a 27,16 milioni di Euro (+33%).
Per quanto riguarda i villaggi commercializzati, il fatturato di 142 migliaia di Euro ha registrato un aumento superiore al 100% rispetto al periodo precedente. Infine, il settore Tour Operator ha registrato un aumento del fatturato rispetto al periodo precedente, passando da 3,93 milioni di Euro a 4,86 milioni di Euro, distribuito tra le destinazioni (46% Oriente, 31% America e Canada, 17% Africa e Sud Africa, 2% Australia, 3% Crociere e 1% Europa).
L'EBITDA è negativo per 0,25 milioni di Euro, migliorando nettamente rispetto ai -3,17 milioni di Euro del 31 luglio 2022, principalmente grazie all'aumento delle vendite correlate alle politiche commerciali di fidelizzazione e incentivazione per le vendite di soggiorni nelle strutture italiane di proprietà, combinato con l'attenzione costante al contenimento dei costi di gestione.
L'EBIT registra un risultato negativo di 1,965 milioni di Euro, di cui 1,711 milioni di Euro per ammortamenti, migliorando rispetto ai -5,19 milioni di Euro dello stesso periodo nel 2022. Il risultato netto consolidato del periodo è negativo per 1,98 milioni di Euro, registrando un miglioramento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-5,1 milioni di Euro nel 2022).
Al 31 luglio 2023, la liquidità del Gruppo ammonta a 17,35 milioni di Euro; la posizione finanziaria netta a breve termine è positiva per 15,89 milioni di Euro, mentre quella complessiva, comprensiva delle attività finanziarie a lungo termine, risulta positiva per 25,11 milioni di Euro (24,08 milioni di Euro nel 2022).
(NEWS Traderlink)