Export italiano in calo a novembre: Istat riporta diminuzione valore e volume.

15/01/2024 12:30

Export italiano in calo a novembre: Istat riporta diminuzione valore e volume.
A novembre 2023 si prevede una riduzione congiunturale sia per le esportazioni (-2,4%) che per le importazioni (-0,6%) con l'estero. La diminuzione mensile delle esportazioni riguarda sia l'area UE (-2,0%) che l'area extra-UE (-2,9%). Nel trimestre settembre-novembre 2023, rispetto al trimestre precedente, le esportazioni rimangono stabili, mentre le importazioni registrano una leggera contrazione (-0,1%).
A novembre 2023, le esportazioni diminuiscono del 4,4% in termini monetari (rispetto al +3,1% di ottobre) e del 6,4% in volume. La riduzione del valore delle esportazioni è più marcata nei mercati UE (-5,4%) rispetto a quelli extra-UE (-3,4%). Le importazioni registrano una diminuzione annuale dell'8,9% in valore, con una forte contrazione nell'area extra-UE (-20,7%) e un modesto aumento nell'area UE (+1,3%); in volume, la riduzione è molto contenuta (-0,2%).

Tra i settori che contribuiscono maggiormente alla diminuzione delle esportazioni si segnalano l'industria dei metalli di base e dei prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-16,0%), i mezzi di trasporto, esclusi gli autoveicoli (-23,0%), il coke e i prodotti petroliferi raffinati (-22,5%) e le sostanze e i prodotti chimici (-7,4%).
Le esportazioni di macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) (+5,1%), gli autoveicoli (+16,6%) e i prodotti alimentari, le bevande e il tabacco (+3,9%) registrano invece una crescita annuale. Tra i principali contribuenti alla diminuzione delle esportazioni nazionali su base annua si trovano la Svizzera (-23,7%), il Regno Unito (-19,8%), la Germania (-6,4%), il Belgio (-13,7%) e la Francia (-4,4%).

Le esportazioni verso gli Stati Uniti (+5,0%), i paesi OPEC (+5,6%), la Turchia (+7,8%) e la Cina (+5,8%) registrano invece una crescita. Nei primi undici mesi del 2023, le esportazioni registrano una crescita moderata (+0,7%), grazie in particolare alle vendite di macchinari e apparecchi n.c.a. (+10,0%), autoveicoli (+23,7%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,5%), articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (+4,2%) e mezzi di trasporto, esclusi gli autoveicoli (+5,4%).
Il saldo commerciale stimato a novembre 2023 è di +3.889 milioni di euro (rispetto a +1.447 milioni a novembre 2022). Il deficit energetico (-4.850 milioni) registra una forte riduzione rispetto all'anno precedente (-8.400 milioni). L'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici scende da 9.847 milioni a novembre 2022 a 8.739 milioni a novembre 2023.

A novembre 2023, i prezzi all'importazione aumentano dello 0,3% rispetto al mese precedente e diminuiscono del 9,4% su base annua (rispetto al -10,2% di ottobre). In generale, la riduzione delle esportazioni a novembre riguarda sia l'area UE che l'area extra-UE; è diffusa in quasi tutti i principali settori industriali e è in parte spiegata dalla contrazione delle vendite di beni intermedi.
La dinamica congiunturale media degli ultimi tre mesi è stabile. Su base annua, sia le esportazioni che le importazioni diminuiscono sia in valore sia in volume; la riduzione è più intensa nell'area UE e coinvolge tutti i principali settori, ad eccezione degli autoveicoli, dei macchinari e dei prodotti alimentari.

Le importazioni mostrano una lieve attenuazione della tendenza negativa che si è manifestata a partire da marzo 2023. Nei primi undici mesi del 2023, il saldo commerciale è positivo per 28,9 miliardi di euro (rispetto a un deficit di 34,7 miliardi nello stesso periodo del 2022). I prezzi all'importazione registrano un nuovo aumento congiunturale, seppur contenuto, e una riduzione ulteriore della tendenza al ribasso, grazie soprattutto all'aumento dei prezzi di alcuni prodotti energetici nell'area non euro (gas naturale).

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