Nel giugno 2023, si prevede un lieve aumento delle esportazioni (+0,4%) e un calo delle importazioni (-3,3%). L'incremento delle esportazioni è moderato sia per l'area dell'Unione Europea (+0,5%) che per l'area extra UE (+0,3%).
Nel secondo trimestre del 2023, in confronto al trimestre precedente, le esportazioni calano del 3,2%, mentre le importazioni del 3,5%. Sempre a giugno 2023, l'export aumenta su base annua dell'1,0% in termini monetari (come era anche a maggio), mentre diminuisce in volume (-1,1%).
L'aumento dell'export in valore è dovuto a un incremento per i mercati extra UE (+2,8%) e a una riduzione per l'area UE (-0,6%). Le importazioni registrano una flessione tendenziale del 16,9% in valore, causata dalla marcata contrazione degli acquisti dall'area extra UE (-40,9%), mentre aumentano quelli dall'area UE (+7,2%); in volume, la riduzione è molto più contenuta (-8,3%).
Tra i settori che contribuiscono maggiormente all'aumento annuale dell'export si segnalano: macchinari e apparecchi non classificati altrove (+12,4%), autoveicoli (+43,0%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+18,8%) e articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti non classificati altrove (+27,3%). Invece, diminuiscono su base annua le esportazioni di prodotti della raffinazione (-42,6%), metalli e prodotti in metallo (-11,6%) e prodotti chimici (-13,6%).
Su base annua, i paesi che contribuiscono maggiormente alla crescita dell'export nazionale sono: Stati Uniti (+6,9%), Francia (+5,8%) e Svizzera (+9,7%). Invece, si riducono le esportazioni verso Belgio (-25,6%), Turchia (-18,4%) e, in misura minore, verso Cina (-6,7%) e Germania (-1,1%).
Nel primo semestre del 2023, le esportazioni registrano una crescita annuale del 4,1%, grazie soprattutto all'aumento delle vendite di macchinari e apparecchi non classificati altrove (+12,3%), articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (+14,8%), autoveicoli (+26,0%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+8,6%).
La stima del saldo commerciale a giugno 2023 è di +7.718 milioni di euro (-2.512 milioni a giugno 2022). Il deficit energetico (-3.888 milioni) è fortemente ridotto rispetto all'anno precedente (-9.335 milioni), mentre l'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici aumenta da 6.823 milioni di giugno 2022 a 11.606 milioni di giugno 2023.
A giugno 2023, i prezzi all'importazione diminuiscono dello 0,5% su base mensile e del 9,8% su base annua (rispetto a -7,8% di maggio).
In conclusione, a giugno l'export mostra un leggero aumento, dovuto principalmente alle vendite di beni di consumo durevoli e beni strumentali. L'importazione diminuisce su base mensile, principalmente a causa della riduzione degli acquisti di energia e beni intermedi. Su base annuale, l'export conferma la tendenza di crescita del mese precedente, spinto dalle vendite sui mercati extra UE. Per l'import, la flessione in atto da quattro mesi si amplia, colpendo i principali partner commerciali dell'area extra UE. Nei primi sei mesi dell'anno, il saldo commerciale è positivo per 18,3 miliardi di euro (rispetto a -15,0 miliardi nello stesso periodo del 2022). I prezzi all'importazione segnano un nuovo calo mensile - il nono consecutivo - e un'ulteriore ampliamento della flessione annuale, quasi totalmente dovuta alla diminuzione dei prezzi dei prodotti energetici e dei beni intermedi in entrambe le aree, euro e non euro.
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