La holding Exor, che detiene il controllo di entità come Stellantis, Iveco e Juventus, nel 2023 ha chiuso con un utile consolidato di 4,194 miliardi di euro, registrando una flessione di 33 milioni rispetto ai 4,277 miliardi dell'anno precedente. Il valore netto degli attivi (Nav) è cresciuto del 25,7%, raggiungendo i 35,513 miliardi di euro, con un incremento del 32,7% del Nav per azione.
Questa performance è stata superiore di 15,1 punti percentuali rispetto all'indice Msci World, grazie principalmente alla crescita delle quotazioni di Stellantis e Ferrari. La vendita di PartnerRe ha contribuito ad incrementare la diversificazione del portafoglio, con 5,4 miliardi di euro di liquidità reinvestita nel 2023 nelle società controllate, in nuovi investimenti e in buyback di azioni. Nonostante ciò, Exor ha mantenuto un bilancio solido, con un rapporto Loan-to-Value (Ltv) del 10% a fine anno. Il consiglio di amministrazione ha proposto un dividendo di 0,46 euro per azione, per un totale di circa 100 milioni di euro. Nello stesso anno, Exor ha erogato dividendi per 0,44 euro per azione, per un importo complessivo di circa 100 milioni di euro. Nel corso del 2023, il contributo al risultato delle controllate e delle partecipate è cresciuto di 1,747 miliardi di euro, con i fondi di investimento che hanno apportato 498 milioni. Al contrario, nel 2022 era stata realizzata una plusvalenza netta di 2,424 miliardi grazie alla cessione di PartnerRe.
Alla fine dell'anno, l'utile netto consolidato attribuibile ai soci della controllante era di 23,268 miliardi, segnando un incremento netto di 2,641 miliardi rispetto all'anno precedente. La liquidità del Sistema Holdings al 31 dicembre era negativa per 3,968 miliardi, principalmente a causa degli investimenti effettuati (4,392 miliardi) e del buyback di azioni (996 milioni), parzialmente compensati dai dividendi ricevuti (835 milioni). Nel 2024, Exor prevede di riacquistare azioni per un ulteriore importo di 250 milioni di euro. Exor ha annunciato che, a partire dal 1° gennaio 2024, sarà classificata come "Investment Entity" ai sensi dell'Ifrs 10, cambiando così il modo in cui rendicontano le società del suo portafoglio, che verranno valutate al loro valore equo di mercato.
Questo cambiamento avrà un impatto significativo sulle modalità di presentazione del bilancio. La prima applicazione avverrà nei risultati semestrali del 2024, con un impatto positivo non ricorrente stimato attorno ai 12 miliardi di euro. L'effetto definitivo verrà comunicato nei risultati semestrali del 2024. Exor ritiene che questo cambiamento renderà la sua rendicontazione e le sue comunicazioni finanziarie più coerenti con la sua struttura e le sue attività. John Elkann, presidente di Exor, ha ricordato Sergio Marchionne, a cinque anni dalla sua scomparsa, evidenziando come il coraggio del leader si rifletta nelle persone che guidano Stellantis. Elkann ha sottolineato come l'eredità di Marchionne continui attraverso l'Auditorium Sergio Marchionne inaugurato al Cern, il più importante centro di ricerca sulla fisica delle particelle al mondo.
(Redazione)