L’Ex Bonus Renzi 2025, oggi conosciuto come trattamento integrativo o Bonus Irpef, continua a far discutere, soprattutto per le sue particolarità legate ai requisiti reddituali e alla categoria dei beneficiari. Se da un lato viene automaticamente riconosciuto in busta paga ai lavoratori dipendenti, dall’altro chi non ne ha beneficiato mensilmente può ancora recuperarlo tramite conguaglio in sede di dichiarazione dei redditi.
In particolare, alcuni pensionati (in situazioni specifiche) possono fare richiesta del Bonus Irpef nel 730/2025, contrariamente a quanto si pensa comunemente.
In questo articolo vedremo chi ha diritto all’Ex Bonus Renzi di 100 euro, perché i pensionati in genere ne sono esclusi, quando e come richiederlo a conguaglio e infine dove inserirlo nel Modello 730/2025. Prima di approfondire il discorso, vi lasciamo alla video guida di “Il Gazzettino dei Bonus” sul funzionamento e le particolarità del Bonus di 1.200 euro.
Perché i pensionati sono esclusi dall’Ex Bonus Renzi 2025: l'eccezione
Il Bonus Irpef da 1.200 euro annui è calcolato solo su redditi da lavoro dipendente. I redditi da pensione non danno diritto al trattamento integrativo, proprio perché esclusi dalla normativa che lo regola.
Tuttavia, esiste un’eccezione che consente ad alcuni pensionati di accedere comunque all’Ex Bonus Renzi: si tratta dei neo pensionati, ovvero di coloro che nel corso del 2024 hanno lavorato per alcuni mesi come dipendenti e sono andati in pensione successivamente. In questo caso, se non hanno ricevuto il bonus in busta paga, possono recuperarlo in fase di conguaglio con la dichiarazione dei redditi del 2025.
Quando è possibile chiedere il conguaglio dell’Ex Bonus Renzi nel Modello 730
Il recupero a conguaglio dell’Ex Bonus Renzi 2025 è possibile solo per chi ha lavorato come dipendente nel 2024 e ha percepito redditi inferiori alle soglie previste.
Facciamo un esempio: un lavoratore decide, a inizio 2024, di non ricevere il bonus in busta paga, chiedendone l’erogazione in fase di dichiarazione. Durante l’anno va in pensione e il datore di lavoro non effettua il conguaglio. In tal caso, il neo pensionato potrà recuperare il bonus spettante nel Modello 730/2025, ma solo per i mesi in cui ha lavorato. I redditi da pensione non verranno conteggiati, né influiranno sul calcolo del limite massimo di 15.000 o 28.000 euro.
Lo stesso discorso vale per i pensionati che, pur ricevendo un trattamento previdenziale, hanno svolto attività dipendente nel corso del 2024, mantenendo un reddito da lavoro subordinato nei limiti previsti dalla legge. In virtù dell’art. 1, comma 2 del DL 3/2020, le pensioni non sono considerate nel calcolo del reddito per il trattamento integrativo.
Dove va inserito l’Ex Bonus Renzi nel Modello 730 (rigo e quadro)
Nel Modello 730, il trattamento integrativo percepito o spettante va indicato nel rigo C14 del quadro C. Chi presta assistenza fiscale (CAF o professionisti abilitati) ricalcola il bonus spettante sulla base del reddito complessivo e delle detrazioni, e lo riporta nel prospetto di liquidazione (Modello 730-3).
Se non è stato erogato durante l’anno, ma il contribuente ne ha diritto, l’importo sarà restituito sotto forma di rimborso Irpef, direttamente in busta paga (se ancora lavoratore) o nella pensione (se gestita dall’INPS) a seconda dei casi.