Due dati macro pesanti in arrivo
Non ci sono dati economici importanti oggi e molti operatori sono in vacanza dopo la finale del campionato di football. Domani ci sarà il dato sull'inflazione di gennaio, atteso in rallentamento al 6,2% dopo il 6,5% del mese precedente.
Il mercato reagisce in modo deciso ai dati macroeconomici e la settimana scorsa è stata la peggiore per il Nasdaq a causa del boom degli occupati di gennaio. Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha indicato che la traiettoria dei tassi dipenderà dai dati macroeconomici. Il dato sulle vendite al dettaglio di gennaio verrà pubblicato mercoledì dopo quello sull'inflazione e si prevede un aumento del 2% dopo il -1,1% precedente.
La tensione che grava i mercati Usa è esemplificata dall'andamento dei rendimenti sui titoli governativi: quello sul Treasury Note a dieci anni è salito al 3,74% dal 3,66% di venerdì.
Il FMI vede un 2023 "meno fosco"
La direttrice del Fondo Monetario Internazionale (FMI), Kristalina Georgieva, ha dichiarato al World Government Summit che i mercati finanziari hanno ragioni per essere ottimisti, poiché l'economia degli Stati Uniti potrebbe evitare la recessione e la Cina ha riaperto le attività dopo le restrizioni imposte a causa della pandemia.
Tuttavia, le prospettive per il 2023 sono descritte come "meno fosche, non buone" poiché il FMI ha previsto un rallentamento della crescita economica quest'anno e l'inflazione rimane una preoccupazione. Georgieva ha citato come fattori positivi la tenuta del mercato del lavoro negli Stati Uniti e nell'Unione Europea, la riapertura della Cina e una riduzione dell'inflazione, anche se ha precisato che la lotta contro l'inflazione non è ancora conclusa.
La Commissione Europea migliora le stime
La Commissione Europea ha rivisto al rialzo le stime sulla crescita della zona euro per il 2023, portandole allo 0,9%, rispetto allo 0,6% atteso in precedenza.
Inoltre, si prevede una crescita dell'1,5% nel 2024.
La Commissione Europea ha rivisto al ribasso le sue previsioni sull'inflazione dell'Eurozona, stimandola al 5,6% nel 2023 e al 2,5% nel 2024. Queste previsioni sono inferiori rispetto alle stime precedenti dell'autunno, che ipotizzavano un' inflazione del 6,1% nel 2023 e del 2,6% nel 2024.
Secondo le previsioni economiche d'inverno della Commissione Europea, l'Italia vedrà una crescita del PIL dell'0,8% nel 2023 e dell'1% nel 2024.
L'inflazione dovrebbe essere del 6,1% e diminuire al 2,6% nel 2024. Queste previsioni sono migliori rispetto alle precedenti stime dell'autunno, che ipotizzavano una crescita del PIL dello 0,3% nel 2023 e dell'1,1% nel 2024.