Euro sui massimi da metà agosto contro dollaro, il "gioco" delle banche centrali

20/11/2023 18:45

Euro sui massimi da metà agosto contro dollaro, il gioco delle banche centrali

Il rally dell'euro

Moneta unica sotto i riflettori: sale sui massimi da metà agosto contro dollaro in area 1,0950. L'euro è in serie positiva da inizio ottobre quando ha fatto segnare a 1,0448 il minimo da dicembre 2022. Guardando oltre indietro nel tempo scopriamo che il rally parte dai 0,9535 toccati a settembre dello stesso anno, livello più basso dal 2002.
Questi momenti "caldi" sul mercato valutario hanno un comune denominatore: corrispondono alle fasi in cui gli operatori hanno iniziato a percepire cambiamenti di scenario delle politiche monetarie di Federal Reserve e Banca Centrale Europea.

Euro/dollaro: il gioco delle banche centrali

Ad esempio a settembre 2022, ovvero dopo il secondo rialzo da 0,75% dei tassi ufficiali deciso dalla BCE (dopo quello di luglio), il mercato si è convinto che anche l'Eurotower avrebbe portato avanti una manovra restrittiva molto consistente e paragonabile per intensità e durata a quella avviata molto prima, a marzo.

La differente tempistica dell'inizio del rialzo dei tassi è stata la principale responsabile dell'affondo dell'euro a 0,9535: a settembre 2022 la Fed aveva già alzato i tassi di tre punti percentuali contro gli 1,25 della BCE. Da quel momento è stato chiaro che l'Eurotower avrebbe rincorso la Fed fin quasi a recuperare lo svantaggio e questo ha dato il via alla rimonta dell'euro sul dollaro.

Verso il primo taglio dei tassi

Altra svolta a inizio ottobre 2023 con l'avvio dell'ultimo rally dell'euro.

L'elemento che ha convogliato gli acquisti verso la moneta unica sono state le dichiarazioni accomodanti di alcuni esponenti della Federal Reserve: gli operatori che avevano iniziato a guardare alla fine del ciclo restrittivo e fare delle ipotesi su quando la Fed effettuerà il primo taglio dei tassi hanno preso coraggio e avviato le vendite sul dollaro.

Questo perché dal lato BCE non sono emerse indicazioni che possono far ritenere che anche l'Eurotower intenda abbandonare l'atteggiamento restrittivo: prima o poi anche nell'eurozona i tassi scenderanno ma al momento da parte della Lagarde non ci sono aperture.

Il recupero dell'euro è quindi da attribuire alla differente tempistica delle due banche centrali nell'avviare la fase di rilassamento monetario. Il CME FedWatch Tool indica buone possibilità di taglio dei tassi Fed tra marzo e maggio mentre i future sull'euribor a 3 mesi fissano a maggio-giugno il primo ribasso della BCE.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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