Euro sugli scudi contro dollaro dopo il dato sull'inflazione Usa

14/11/2022 11:27

Euro in accelerazione contro dollaro

Settimana importante per il cambio Eur/Usd quella che si è appena conclusa, caratterizzata da una prima parte trascorsa senza grandi sussulti, per quanto sempre favorevole alla valuta unica europea e da una seconda metà invece di fuochi pirotecnici.

Il dato di giovedì sull'inflazione statunitense, apparsa inferiore alle attese, ha infatti acceso le polveri proiettando l'euro su livelli che no si vedevano da agosto a 1,0350 circa.

Una accelerazione che ha spazzato via la resistenza opposta dalla media esponenziale a 100 sedute in area 1,0070 e successivamente la parte alta del canale che sale dai bottom di fine settembre, riferimento a 1,02 circa.

La consapevolezza da parte degli addetti ai lavori che il rallentamento dell'inflazione possa indurre la Fed ad alzare il piede dall'acceleratore del rialzo dei tassi ha raffreddato l'entusisamo attorno al biglietto verde, offrendo all'euro una importante opportunità per risalire ulteriormente la china anche nello scenario di medio termine.

Appare ora strategico il confronto dei corsi con la resistenza a 1,0350/1,0370, top di agosto, oltre la quale i margini di apprezzamento dell'euro si amplierebbero aprendo la strada al proseguimento della corsa verso gli obiettivi a 1,05 in prima battuta e poi a 1,0750/1,08, area critica nel medio lungo periodo.

Guardando più al breve resta comunque possibile una pausa di consolidamento per il cambio, che permetta di riassorbire le tensioni accumulate con il suddetto rally, circostanza che potrebbe favorire un temporaneo ripiegamento verso 1,02.

Sotto 1,0160 invece segnali di debolezza più accentuati che andrebbero a favorire il ritorno in prossimità della parità.

Pausa di consolidamento per Eur/Gbp

Settimana di assestamento per il cambio Eur/Gbp dopo il perentorio recupero che la valuta unica europea aveva messo a segno nella precedente ottava.

I prezzi hanno oscillato per lo più nella parte superiore del range di oscillazione dei 7 giorni precedenti, intervallo compreso tra 0,8570 e 0,8820, senza tuttavia riuscire a sopravanzare la resistenza.

Resta però possibile un nuovo tentativo di allungo che permetta al cambio di avere la meglio sul citato ostacolo e di procedere sulla via del rialzo verso il target del doppio minimo in formazione da metà ottobre a 0,8570, riferimento posizionato in area 0,90.

Il doppio minimo resta infatti ancora valido, nonostante i prezzi non siano per il momento riusciti a confermarsi stabilmente oltre quota 0,8780, resistenza che delimita la parte superiore della configurazione.

Lo scenario rialzista perderebbe forza in caso di discese sotto 0,8690, preludio al ritorno sul supporto critico a 0,8570.

Solo il deciso breakout ribassista di tale riferimento, tuttavia, modificherebbe uno scenario sostanzialmente favorevole all'euro, aprendo spazi di recupero anche ampi per la sterlina, in direzione di 0,84/0,8450.

Euro in calo contro Yen

Prosegue la fase di consolidamento per Eur/Yen, con la novità tuttavia che il cambio si è spinto in settimana fin sotto 144,00, supporto critico sul quale troviamo il 38,2% di ritracciamento del rialzo partito dai minimi del 26 settembre, la media mobile esponenziale a 50 sedute e la linea di conferma (neckline) di un potenziale testa e spalle ribassista.

Un primo segnale di debolezza che deve far innalzare il livello di guardia, per quanto i prezzi abbiano già provato a reagire nella giornata di venerdì risalendo dai minimi toccati a 142,55 circa.

Se in avvio di ottava dovessero spingersi nuovamente sotto 143 salirebbero le possibilità che la correzione punti in direzione di 141,00/141,50, riferimenti che avranno il compito di scongiurare il successivo affondo in area 137,50.

Reazioni al di sopra di 145,00, invece, permetterebbero di stemperare le tensioni, ma i prezzi dovranno poi spingersi fin sopra 146,50 per tornare ad inviare segnali di forza credibili che possano riattivare il trend rialzista di lungo corso spingendoli verso i top del 2014 toccati poco sotto 150,00.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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