Euro in flessione, le cause

02/10/2024 10:12

Euro in flessione, le cause

Denaro in fuga verso porti sicuri

Euro in netto arretramento contro dollaro. La moneta unica ha toccato ieri a fine pomeriggio il minimo dal 12 settembre a 1,1045. Alla base dell'indebolimento ci sono diversi fattori. Quello di più stretta attualità è rappresentato dalle tensioni geopolitiche.

L'escalation militare in Medio Oriente culminata (per il momento) ieri con l'attacco missilistico dell'Iran contro Israele ha innescato la ricerca del "safe heaven", il porto (o i porti) sicuro per gli investimenti nelle fasi di estrema incertezza.

Il denaro è quindi fuggito dai mercati azionari in direzione di quelli obbligazionari (il Bund future ha toccato il massimo dal 5 agosto) e dalle valute meno affidabili verso quelle forti, quindi dall'euro verso il dollaro.

Economia USA più solida del previsto

La flessione della moneta unica ha però anche una motivazione finanziaria, ovvero lo scenario dei tassi. A cavallo dello scorso fine settimana l'euro si era indebolito a seguito delle prospettive sulle mosse della Federal Reserve. Gli ultimi dati macro americani hanno segnalato una solidità dell'economia a stelle e strisce superiore alle attese: il presidente della Fed Powell ha dichiarato pubblicamente che i rischi al ribasso sono diminuiti. In sostanza al di là dell'Atlantico la discesa dei tassi ufficiali avverrà ma senza fretta.

Inflazione in calo, BCE pronta per ulteriori tagli

Infine il dato di ieri sull'inflazione dell'eurozona a settembre: la rilevazione preliminare ha segnato una flessione superiore alle attese passando da +2,2% ad agosto a +1,8% contro un consensus fissato a +1,9%. Anche il dato core (esclude le voci più volatili come cibo ed energia) è sceso seppur in misura meno incisiva a +2,7% da +2,8% (consensus +2,8%).

Oltre a sorprendere gli economisti l'indicatore ha avuto indubbiamente anche un effetto psicologico, scendendo sotto il target di lungo termine della BCE del 2% per la prima volta da giugno 2021. Al momento i future sull'Euribor a 3 mesi scontano con ampio margine un taglio da 25 bp nella riunione del 17 ottobre del Consiglio Direttivo e con altrettanto ampio margine un altro in quella del 12 dicembre.

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