Notizia positiva dall'Arizona riguardo al mondo del Bitcoin. Alcuni senatori hanno proposto una risoluzione per invitare il sistema pensionistico dello stato a considerare l'inclusione degli ETF legati alle criptovalute nei loro portafogli di investimento.
La proposta “HCR 2041”
La risoluzione, denominata HCR 2041, è stata presentata al Senato dell'Arizona da un gruppo di senatori, tutti membri della maggioranza repubblicana. Il documento, intitolato "Supporting the potential use of digital assets by the arizona state retirement system and the public safety personnel retirement system", fa riferimento agli ETF sul Bitcoin.
La risoluzione non impone l'investimento in ETF sul Bitcoin, ma incoraggia il Sistema Pensionistico di Stato dell’Arizona e il sistema pensionistico del personale di pubblica sicurezza a valutare le potenziali implicazioni derivanti da tale investimento. Chiede inoltre che vengano monitorati gli sviluppi degli ETF su Bitcoin e altri asset digitali, e che venga presentato un rapporto sulla fattibilità, i rischi e i benefici potenziali di tale strategia.
Non è un caso che la risoluzione citi espressamente gli ETF su Bitcoin e che sia stata presentata nel 2024. Infatti, per motivi legali, i fondi pensione non possono investire a piacimento. In particolare, non possono investire in prodotti finanziari non regolamentati, categoria in cui ancora rientrano le criptovalute negli Stati Uniti. Gli ETF, invece, sono asset regolamentati, pertanto l'introduzione di ETF su Bitcoin rende possibile per i fondi pensione investire indirettamente in questa criptovaluta.
Gli ETF su Bitcoin sono collateralizzati direttamente in Bitcoin, quindi acquistare le azioni di un ETF su Bitcoin equivale ad acquistare Bitcoin. Questo implica che tali acquisti possono influire sul prezzo del Bitcoin, sebbene in modo indiretto.
La risoluzione HCR 2041 sottolinea che il panorama degli investimenti finanziari sta evolvendo rapidamente grazie alla crescita di asset digitali come il Bitcoin. I senatori evidenziano anche che esistono già fondi pensionistici che hanno investito in ETF su Bitcoin e che il governo centrale degli Stati Uniti detiene circa 200.000 Bitcoin, confermando quindi il diritto delle entità governative di detenere Bitcoin.
I rischi
Tuttavia, la risoluzione non manca di sottolineare i rischi di tale investimento, dal momento che il sistema pensionistico di stato ha il dovere di mantenere il valore reale dei fondi che gestisce senza generare perdite. Se questa iniziativa dovesse proseguire dopo le elezioni, potrebbe segnare l'inizio di una nuova era per il Bitcoin, facilitando l'ingresso della criptovaluta nel settore dei fondi pensione.
(Redazione)