Indici PMI in netto rallentamento
Arrivano novità per l'economia europea e non si tratta di niente di positivo. Questa mattina S&P Global ha comunicato i dati preliminari relativi agli indici PMI nel mese di agosto.
Nell'eurozona il manifatturiero ha recuperato terreno portandosi a 43,7 punti da 42,7 di luglio, sempre ben al di sotto della soglia dei 50 che demarca i confini tra crescita e decrescita (quattordicesimo mese consecutivo sotto tale soglia).
Il settore servizi perde colpi
Di nuovo c'è che anche l'indice dei servizi (quello che da' maggior contributo al PIL, ovvero circa il 65%) è passato sott'acqua: 48,3 punti da 50,9 a luglio, toccando i minimi degli ultimi 30 mesi.
L'indice composito (una media tra il manifatturiero e il servizi) è sceso a 47,0 punti, il minimo da 33 mesi: ma escludendo il periodo della pandemia (che per l'eccezionalità della situazione può essere considerato un evento non ripetibile) si tratta del valore più basso da aprile 2013.
Tassi di decrescita molto forti
Nel report di S&P Global si legge che ad agosto si registra una contrazione (la terza consecutiva) dei nuovi ordini con un tasso di decrescita più rapido da novembre 2020 ma se, ancora una volta, si esclude il periodo pandemico, il "calo del flusso di nuove commesse è stato il più elevato da ottobre 2012".
Per quanto riguarda il manifatturiero, la contrazione degli ordini ha toccato "uno dei ritmi più forti dalla crisi finanziaria globale (quella del 2007-2008, ndr)". Questo ha contribuito a diminuire, per il sesto mese consecutivo, le aspettative economiche delle aziende per i prossimi 12 mesi, unitamente allo stallo nelle assunzioni di personale, "specchio di un calo sempre più elevato di lavoro inevaso giacente nelle aziende".
Malissimo la Germania
A livello regionale la situazione peggiore è quella della Germania dove l'indice PMI composito ha toccato il minimo da 39 mesi e addirittura da giugno 2009 escludendo il 2020.
Fuori dall'eurozona non se la passa molto meglio il Regno Unito con l'indice PMI servizi a 47,3 punti da 52,3 a luglio (minimo da 9 mesi), mentre il PMI manifatturiero ha recuperato a 39,1 da 38,8. Minimo da 39 mesi per l'indice composito a 44,7 da 48,5.
Ovviamente si tratta di dati preliminari in attesa di quelli definitivi in uscita il 1° settembre, ma S&P Global fa presente che in media la differenza preliminare-definitivo è di 0,2-0,3 punti: le indicazioni emerse oggi non dovrebbero cambiare significativamente anche nel migliore dei casi.