Esprinet: EBITDA Adj. a 64 mln nel 2023, previsioni positive per l'azienda tecnologica.

14/02/2024 19:06

Esprinet: EBITDA Adj. a 64 mln nel 2023, previsioni positive per l'azienda tecnologica.
Il Consiglio di Amministrazione di ESPRINET ha analizzato i dati consolidati di preconsuntivo unaudited al 31 dicembre 2023. Si precisa che tali risultati non sono ancora stati sottoposti a revisione contabile e potrebbero subire modifiche. I ricavi da contratti con clienti sono stati di circa 4,0 miliardi di euro, con una diminuzione del 15% rispetto al 2022. L'EBITDA aggiustato è stato di circa 64 milioni di euro, in calo del 29% rispetto all'anno precedente. La Posizione Finanziaria Netta è risultata positiva per circa 15 milioni di euro, un notevole miglioramento rispetto al 2022.

Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di ESPRINET, ha commentato che l'anno appena concluso ha presentato importanti sfide per il Gruppo. L'alto costo del denaro e l'aumento dell'inflazione hanno causato una diminuzione della fiducia dei consumatori e delle imprese, influenzando i volumi di vendita nel settore ICT. Nonostante ciò, il Gruppo ha proseguito e accelerato l'esecuzione della propria strategia, puntando sulla fornitura di soluzioni e servizi ad alto valore aggiunto attraverso la divisione V-Valley e concentrandosi su segmenti di clientela con margini più elevati. Ciò si è tradotto in un significativo aumento del margine di profitto lordo, anche nel quarto trimestre. Tuttavia, l'aumento dei margini non è riuscito a compensare completamente la perdita di volumi, che nel mese di dicembre ha registrato una contrazione a causa della mancata ricostituzione delle scorte da parte dei clienti retail.

Nonostante le misure di contenimento dei costi, soggette anche a pressioni inflattive, l'EBITDA aggiustato si è attestato a circa 64 milioni di euro. Il Gruppo ha chiuso l'anno con una Posizione Finanziaria Netta positiva di circa 15 milioni di euro, registrando un notevole miglioramento rispetto all'anno precedente e al terzo trimestre del 2023. Questo conferma le aspettative di una sostanziale riduzione del capitale circolante investito grazie agli sforzi costanti per mantenere basso il livello delle scorte.

(NEWS Traderlink)

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