Escalation Mar Rosso: d'Amico sui massimi dal 2015

18/01/2024 17:54

Escalation Mar Rosso: d'Amico sui massimi dal 2015

d'Amico accelera in Borsa

Prosegue il momento positivo di d'Amico International Shipping. Il titolo del gruppo attivo nel trasporto marittimo e in particolare nel settore delle navi cisterna per prodotti petroliferi raffinati, prodotti chimici ed oli vegetali, ha toccato oggi i massimi da 2015 estendendo il rally in essere da marzo 2022, ovvero dall'inizio della guerra Russia-Ucraina e la conseguente crisi dell'energia.
L'ultima sezione di rialzo è stata causata indirettamente dal conflitto tra Israele ed Hamas.

La guerra si sta espandendo nel Medio Oriente e una della sue derivazioni coinvolge in modo pesante il trasporto marittimo. Da alcune settimane infatti i miliziani Houthi dello Yemen, appoggiati dall'Iran, hanno iniziato a colpire con missili e droni le navi commerciali in transito nel Mar Rosso dirette da e per il Canale di Suez, uno snodo decisivo a livello globale: basti pensare che circa il 15% di tutto il traffico marittimo mondiale utilizza il passaggio che collega in modo più veloce Europa e Asia.

Traffico commerciale via dal Mar Rosso

Gli Stati Uniti e il Regno Unito sono intervenuti dapprima intercettando missili e droni e quindi colpendo direttamente obiettivi Houthi in Yemen.

Ma nonostante questo il transito per il Mar Rosso è diventato troppo rischioso: molti operatori e loro clienti hanno deciso di dirottare i vascelli in direzione del Capo di Buona Speranza e quindi della circumnavigazione dell'Africa, un percorso che allunga il tragitto più trafficato (Singapore-Rotterdam) di 10-14 giorni, con conseguente incremento dei costi (carburante, equipaggio, noleggio nave).
Questo ha causato un incremento dei costi per i noli dei tanker: di qui il rally di d'Amico in Borsa.

Prezzo carburante in ascesa

Il cambiamento di rotta ha causato anche un altro effetto, ovvero l'aumento della domanda (e quindi del prezzo) del carburante per le navi nei porti posizionati lungo il percorso intorno all'Africa.

La tratta ha visto balzare il numero di vascelli in transito e bisognosi di fare rifornimento. I porti principali non riusciranno a reggere l'impatto della domanda e pertanto si prevede che anche destinazioni fuori mano e meno frequentate dalle rotte commerciali si troveranno a chiedere l'intervento di navi-cisterna per il trasporto del carburate, con incrementi di prezzo al momento indicati dall'operatore Integr8 Fuels in un 15%.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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