Eni prevede un incremento della remunerazione per gli azionisti, un contenimento della spesa finanziaria e una riduzione degli investimenti, sostenuta da un aumento della redditività attraverso cessioni selettive. Il piano di gestione del portafoglio prevede un contributo netto in termini di liquidità di circa 8 miliardi di euro entro il 2027, somma derivante dalla differenza tra vendite e acquisizioni. È previsto un percorso di transizione energetica tramite spin-off, al fine di migliorare la creazione di valore. Allo stesso tempo, si prevedono tagli alle spese per 1,8 miliardi di euro. Queste sono le principali novità del piano 2024-2027 presentato all'aggiornamento del mercato dei capitali il 14 marzo a Milano. Intanto, il titolo è sceso del 2,5% a 14,59 euro alle 16:20 circa.
Eni ha programmato di generare un flusso di cassa operativo, prima del capitale circolante, di circa 13,5 miliardi di euro nel 2024 e di 62 miliardi durante il piano quadriennale, con una crescita del 30% a scenario costante. I progetti di investimento ammontano a 27 miliardi di euro, una diminuzione del 20% rispetto al piano precedente. Eni considera completate le principali acquisizioni necessarie per sostenere la sua strategia. Tra le operazioni più rilevanti, spicca quella di Neptune Energy.
Gas e Petrolio
La produzione di gas e petrolio è prevista in aumento con un tasso annuo del 3-4% fino al 2027. Per quanto riguarda il gas, nel 2024 l'area Ggp (Global Gas Portfolio) dovrebbe generare un utile operativo di 800 milioni di euro. Tuttavia, nel caso di negoziati positivi e rialzi dei prezzi del gas, la Ggp potrebbe generare un utile operativo pro-forma superiore a un miliardo di euro.
Dividendi
Per quanto riguarda la remunerazione degli azionisti, Eni prevede un aumento del flusso di cassa operativo annuale distribuito tra il 30% e il 35% attraverso dividendi e riacquisti di azioni, superando la precedente stima del 25%-30%. Il dividendo previsto per il 2024 sarà di 1 euro per azione, con un aumento di oltre il 6% e il riacquisto di azioni sarà di 1,1 miliardi.
Nel corso del piano quadriennale, la remunerazione per gli azionisti rappresenterà il 40% dell'attuale capitalizzazione di mercato. Negli ultimi due anni, Eni ha distribuito 11 miliardi di euro, un record storico per l'azienda, pari al 20% dell'attuale capitalizzazione di mercato.
Transizione energetica
L'amministratore delegato Claudio Descalzi ha sottolineato l'irreversibilità del processo di transizione energetica, affermando che deve garantire un adeguato ritorno sugli investimenti. Ha inoltre precisato che ciascuno dei business di Eni legati alla transizione è un candidato ideale per il modello di business satellitare dell'azienda, che consente di ridurre l'impegno finanziario per la crescita e di esplicitare il loro valore di mercato.
Le attività sostenibili di Eni
Le attività sostenibili di Eni, come Enilive e Plenitude, sono citate come esempi di come la transizione energetica possa garantire margini più elevati se gestita come società satellite. Enilive prevede un utile operativo pro-forma di oltre 1,6 miliardi di euro nel 2027, mentre Plenitude punta a un utile operativo di 2 miliardi di euro nel 2027. Entrambe le società contribuiranno per oltre il 20% alla crescita del flusso di cassa operativo.
Infine, Descalzi ha sottolineato il ruolo crescente di Enilive, Plenitude, la Carbon Capture Storage (Ccs) e le attività di Novamont/biochimica nel portafoglio di soluzioni di business di Eni, in grado di soddisfare la crescente domanda di prodotti decarbonizzati da parte dei clienti. Queste attività diventeranno sempre più importanti per la generazione di cassa e contribuiranno a diversificare e aumentare significativamente il valore di Eni.
(Redazione)