Eni luci e ombre sulle prime trimestrali del 2024

Eni ha concluso il primo trimestre del 2024 con una produzione aumentata del 5% a 1.741 barili al giorno. Tuttavia, i risultati finanziari sono stati influenzati negativamente dal calo dei prezzi del gas, come previsto dagli analisti. L’utile operativo rettificato pro-forma si è fermato a 4,1 miliardi di euro, con una diminuzione del 30% rispetto ai 5,8 miliardi di euro del primo trimestre 2023. Due affiliate, Enilive e Plenitude, hanno però registrato un aumento dell’EBIT del 56%, raggiungendo i 420 milioni di euro. 

L’utile netto rettificato consolidato è sceso drasticamente a 1,58 miliardi di euro, segnando un calo del 46% rispetto all'anno precedente. Claudio Descalzi, AD di Eni, ha commentato il bilancio dicendo: "Nel primo trimestre del 2024 abbiamo accelerato la trasformazione del nostro portafoglio, focalizzandoci su differenti piattaforme di crescita del valore sia nei business tradizionali che in quelli legati alla transizione energetica". 

Descalzi ha sottolineato l’importanza dell'acquisizione di Neptune Energy e della fusione delle attività britanniche con Ithaca Energy, che hanno rafforzato la presenza dell'azienda nei paesi Ocse e aumentato la produzione di gas. Inoltre, ha evidenziato l'investimento del fondo Eip in Plenitude, valutata oltre 10 miliardi di euro, che ha confermato il grande potenziale del segmento rinnovabili e retail di Eni. Descalzi ha inoltre aggiunto: "Sulla base del nostro scenario aggiornato, prevediamo un flusso di cassa operativo di oltre 14 miliardi di euro e, in linea con la nostra politica di distribuzione, intendiamo incrementare il piano 2024 di buy-back del 45% a 1,6 miliardi di euro".

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(Redazione)