Eni accoglie con favore l'annuncio dell'avvio della strategia "CCUS Vision" del Dipartimento per la Sicurezza Energetica e Net Zero del Regno Unito, che mira a rafforzare lo sviluppo della cattura, utilizzo e stoccaggio della CO2 (CCUS) e renderla competitiva sul mercato entro il 2035. Questa iniziativa include l'avvio del processo di espansione del Track-1 per un ampliamento degli emettitori industriali nel consorzio HyNet.
Il Regno Unito si conferma così uno dei principali paesi impegnati nella promozione della CCUS per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione nazionali. Il Governo ha stanziato 20 miliardi di sterline per supportare lo sviluppo su scala commerciale dell'industria CCS, con l'obiettivo di stoccare permanentemente 20-30 milioni di tonnellate di CO2 all'anno entro il 2030 e creare 50.000 nuovi posti di lavoro.
Eni si è affermata come un operatore di primo piano nel Regno Unito per il ruolo chiave che svolge nelle attività di trasporto e stoccaggio di CO2 e per essere il leader del consorzio nel progetto HyNet. Eni ha ottenuto una seconda licenza per lo stoccaggio della CO2 nel giacimento a gas depletato di Hewett nel Mare del Nord meridionale, al fine di progettare un secondo hub CCS nel paese, il Bacton Energy Hub, per decarbonizzare la regione del Tamigi.
Gli hub CCS di HyNet e Bacton, con una capacità complessiva di stoccaggio di 500 milioni di tonnellate di CO2, consentiranno di preservare migliaia di posti di lavoro e promuovere investimenti per lo sviluppo di nuove filiere industriali. I due progetti permetteranno anche la creazione di ulteriori opportunità occupazionali e il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del Regno Unito.
La strategia "CCUS Vision" del Governo del Regno Unito mira a ridurre i costi per l'industria e accelerare la decarbonizzazione dei settori difficili da decarbonizzare. Come parte di questa strategia, il Governo del Regno Unito ha annunciato l'espansione del Track-1 di HyNet, invitando le aziende con progetti CCUS a presentare domanda entro il 28 marzo 2024.
Ciò permetterà di aumentare la capacità di stoccaggio del cluster di 1,3-1,5 milioni di tonnellate di CO2, in aggiunta alle circa 3 milioni di tonnellate già assicurate dai 5 emettitori selezionati nel Track-1 nel marzo 2023. Questo ampliamento consentirà di raggiungere la capacità di stoccaggio prevista dalla Fase 1 di HyNet entro il 2030.
Grazie all'accordo sugli Heads of Terms raggiunto con il Governo del Regno Unito, HyNet sarà uno dei primi cluster a basse emissioni di carbonio al mondo, con una capacità di stoccaggio di circa 4,5 milioni di tonnellate di CO2 all'anno nella prima fase, con un aumento progressivo fino a circa 10 milioni di tonnellate.
Eni ha una vasta esperienza nello stoccaggio del gas in giacimenti depletati e intende utilizzare le proprie competenze per convertire alcuni dei suoi asset upstream in hub di stoccaggio di CO2, al fine di contribuire alla decarbonizzazione delle attività industriali proprie e di terzi a costi competitivi e in tempi rapidi.
Ciò sarà realizzato attraverso progetti in fase di sviluppo non solo nel Regno Unito, ma anche in Italia, in Libia e in altri paesi nel Mare del Nord e in Estremo Oriente.
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