Eni ha registrato un aumento del 0,6% a 15,33 euro, recuperando dalla flessione precedente grazie alla conferma da parte di Mediobanca del giudizio outperform e all'aumento del prezzo obiettivo da 19,50 a 20,00 euro. Questo dopo che il titolo aveva perso terreno nonostante i risultati del primo trimestre 2024, che sebbene in calo erano superiori alle attese.
L'utile operativo proforma adjusted si è attestato a 4,116 miliardi di euro (-30% anno su anno, rispetto al consensus di 4,12 miliardi), l'utile operativo adjusted a 3,027 miliardi (rispetto al consensus di 2,78 miliardi) e l'utile netto adjusted a 1,582 miliardi (-46% anno su anno, rispetto al consensus di 1,56 miliardi). La produzione di idrocarburi è stata di 1,741 milioni di boe/g (1,661 milioni l'anno precedente, consensus 1,71 milioni). L'indebitamento finanziario netto ex-IFRS 16 è salito a 12,9 miliardi da 7,8 miliardi un anno fa, con un leverage passato da 0,14 a 0,23.
Il management ha migliorato la guidance 2024 sul flusso di cassa operativo portandola da 13,5 a 14 miliardi e incrementato il piano di buy-back del 45% per il 2024, passando da 1,1 a 1,6 miliardi.
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