Prevedere il tempo sembra un compito semplice, ma per i meteorologi, considerare tutte le variabili può essere una sfida. In settori come questo, i centri di raccolta dati e calcolo, come l'European Centre for Medium-Range Weather Forecast (Ecmwf), operano da decenni.
La partnership
È ancora più complesso per gli ingegneri energetici che studiano le energie rinnovabili più adatte ai nostri territori, considerando variabili geologiche, meteorologiche ed economiche. Tuttavia, Hewlett Packard Enterprise (HPE) ed Eni si sono uniti per sviluppare un nuovo modello di supercomputer, il HPC6, per accelerare lo studio delle energie rinnovabili.
Centro di calcolo a Pavia
Il centro di calcolo sarà ubicato vicino a Pavia, per accelerare lo studio dell'uso ottimale delle energie rinnovabili. Il dispositivo, denominato "HPC6", è di ultima generazione e progettato da HPE. Eni utilizza da tempo i supercomputer per diventare una società a emissioni zero. Con l'avvio di questo nuovo sistema, la capacità di calcolo del Green Data Center Eni di Ferrera Erbognone aumenterà significativamente. Una volta che l'HPC6 sarà operativo, Eni si unirà alle poche aziende private al mondo che possono utilizzare un dispositivo solitamente nelle mani di istituti di ricerca governativi e/o consorziati per raggiungere l'obiettivo di neutralità climatica.
Le opinioni dei leader aziendali
"Le aziende sono impegnate a trovare il giusto equilibrio tra le enormi opportunità di business offerte dai loro investimenti nell'IA con la responsabilità di mitigare l'impatto ambientale di questi potenti sistemi", afferma Antonio Neri, presidente e CEO di HPE. Il nuovo computer opererà attraverso un codice binario, che permette di eseguire un gran numero di operazioni, aumentare la velocità di elaborazione e migliorare la qualità dei dati ottenuti.
Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, afferma che il progetto riflette l'impegno costante dell'azienda verso l'innovazione e la digitalizzazione, a servizio anche del processo di transizione energetica. Il Green Data Center di Pavia è già una struttura ad alta efficienza energetica, ma sarà implementato un sistema di raffreddamento a liquido di HPE per raffreddare i sistemi ad alta intensità di calcolo con meno energia rispetto al raffreddamento ad aria.
Il sistema HCP6
Il sistema HCP6 utilizza gli acceleratori AMD Instinct e il supercomputer HPE Cray EX4000 con CPU AMD EPYC, che attualmente alimenta il supercomputer più veloce del mondo. Le simulazioni di Eni potranno beneficiare di una potenza di calcolo con picchi fino a 600 milioni di miliardi di operazioni al secondo.
Il nuovo sistema HPC migliorerà notevolmente le capacità di calcolo e segnerà un punto di svolta nel modo in cui affrontiamo le sfide della sicurezza energetica, della competitività e della sostenibilità, aggiunge Descalzi. Il sistema di HPE includerà anche una rete ad alta prestazione basata su Ethernet aperta e un sistema di archiviazione file parallelo basato su Lustre per migliorare l'efficienza del lavoro. "L'intelligenza artificiale e il supercalcolo svolgono un ruolo davvero importante per il progresso della ricerca", conclude Claudio Bassoli, presidente e amministratore di HPE Italia. E per il nostro futuro.
(Redazione)