Enel raggiunge tutti gli obiettivi strategici del 2023

Il Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A., presieduto da Paolo Scaroni, ha approvato nella riunione odierna i risultati dell'esercizio 2023. I principali dati economico-finanziari consolidati includono ricavi per 95.565 milioni di euro, un EBITDA ordinario di 21.969 milioni di euro e un risultato netto ordinario del Gruppo di 6.508 milioni di euro. L'indebitamento finanziario netto si è attestato a 60.163 milioni di euro, con un rapporto indebitamento finanziario netto/EBITDA ordinario di circa 2,7x. Gli investimenti nel periodo sono stati di 12.714 milioni di euro, mentre il dividendo proposto per l'intero esercizio 2023 è di 0,43 euro per azione.

I risultati del 2023 hanno visto il raggiungimento di tutti gli obiettivi strategici previsti, con un EBITDA ordinario e un utile netto ordinario del Gruppo in linea con la guidance rivista al rialzo a novembre 2023. Le azioni manageriali hanno permesso di migliorare significativamente la generazione dei flussi di cassa, con un FFO di circa 14,8 miliardi di euro, in crescita del 63% rispetto al 2022. Il processo di razionalizzazione del Gruppo ha registrato un avanzamento significativo, con oltre il 90% del target di cessioni fissato a novembre 2023 già raggiunto. L'indebitamento finanziario netto pro-forma si attesta a circa 53,5 miliardi di euro, con un rapporto indebitamento finanziario netto pro-forma/EBITDA ordinario di circa 2,4x.

Il CEO del Gruppo Enel, Flavio Cattaneo, ha commentato: "Abbiamo raggiunto tutti i target relativi al 2023 che avevamo già rivisto al rialzo lo scorso novembre. Questi solidi risultati sono una chiara testimonianza dell'efficacia delle azioni messe in campo dal nuovo management nel corso del 2023, in linea con le priorità strategiche di ottimizzazione del profilo rischio/rendimento, efficienza ed efficacia, nonché sostenibilità finanziaria e ambientale". Cattaneo ha inoltre ribadito l'impegno verso il raggiungimento degli obiettivi fissati nel Piano Strategico 2024-2026, con l'aspettativa che la remunerazione degli azionisti per il 2024 possa crescere ulteriormente.

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