Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha annunciato l'emissione di un nuovo BTP a 30 anni, con scadenza il 1° ottobre 2054 e una cedola annua del 4,3%. L'operazione ha visto la partecipazione di oltre 400 investitori, con una domanda che ha superato i 130 miliardi di euro. La distribuzione dell'emissione ha visto il 38,3% assegnato a fund manager e il 32,4% a investitori a lungo termine, comprendendo il 18,3% per fondi pensione e assicurazioni e il 14,1% per banche centrali e istituzioni governative. Le banche hanno ottenuto il 26,2% dell’emissione, mentre il 3,1% è stato riservato agli hedge fund.
Geograficamente, l'emissione ha mostrato una forte diversificazione, con investitori di oltre 25 paesi. Il 75,1% dell'emissione è stato sottoscritto da investitori esteri, mentre il 24,9% è andato a investitori domestici. Tra gli investitori esteri, la maggior parte proviene dall'Europa, con il Regno Unito che ha sottoscritto il 29,8%, seguito dai paesi scandinavi (10,9%), dalla penisola iberica (8,7%), dalla Francia (7,3%) e da Germania, Austria e Svizzera (5,4%). Il collocamento ha incluso anche investitori dal Medio Oriente (5,2%) e una piccola quota (2,1%) da altre aree non europee.
L'emissione è stata gestita da un sindacato di cinque lead manager, tra cui Barclays Bank Ireland PLC, BNP Paribas, BofA Securities Europe S.A., Citibank Europe PLC e Société Générale Inv. Banking, insieme ad altri specialisti in titoli di Stato italiani come co-lead manager.
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