Nel primo trimestre del 2024, i distretti tradizionali dell'Emilia-Romagna hanno registrato un valore delle esportazioni di 5,4 miliardi di euro, con una contrazione dell'1,3%, in linea con la media nazionale (-1,1%). L'analisi del Research Department di Intesa Sanpaolo evidenzia che il settore agro-alimentare ha mostrato una performance positiva, superando 1,2 miliardi di euro in esportazioni, con un aumento dell'Alimentare di Parma del 7,1%, da 428 milioni a 459 milioni di euro.
Le esportazioni verso la Francia (+10,5%) e il Regno Unito (+24,9%) sono cresciute, mentre il distretto dei Salumi del modenese ha visto un incremento dell'8,8%, raggiungendo 233 milioni di euro. Tuttavia, l'Ortofrutta romagnola ha subito un lieve calo (-0,2%) a 204 milioni di euro. I Salumi di Parma hanno registrato una crescita significativa (+17,6%), passando da 116 milioni a 137 milioni, grazie a mercati come Stati Uniti, Francia e Canada. Il Lattiero-caseario parmense ha avuto un notevole incremento (+36%), da 78 a 106 milioni, trainato principalmente da Stati Uniti (+44,2%) e Giappone (+153,5%).
Il Lattiero-caseario di Reggio Emilia ha visto un aumento del 12,5%, con esportazioni che sono passate da 49 milioni a 55 milioni, sostenute dal mercato statunitense (+157,8%). Tuttavia, il distretto dei Salumi di Reggio Emilia ha registrato un calo del 6,6%. Nel settore della meccanica, la Meccatronica di Reggio Emilia ha subito un decremento del 9,4%, con esportazioni vicine a 1,2 miliardi di euro, influenzate dalla riduzione degli acquisti dai principali partner europei come Germania (-15,3%) e Francia (-18%).
Al contrario, gli Stati Uniti e la Spagna hanno mostrato segni di crescita, con incrementi rispettivi del 12,4% e del 7,2%. Le esportazioni del distretto delle Macchine per l'imballaggio di Bologna hanno mostrato un lieve incremento dello 0,3%, raggiungendo 693 milioni di euro, con risultati positivi in Francia (+48%) e Germania (+16,8%). Il distretto della Food Machinery di Parma ha avuto una performance robusta, con un incremento del 20,8% a 429 milioni di euro, grazie alla Cina che ha quintuplicato i suoi acquisti.
Le Macchine agricole di Reggio Emilia e Modena hanno registrato un aumento del 2%, con 225 milioni di euro in esportazioni. Tuttavia, il distretto dei Ciclomotori di Bologna ha visto un calo dell'8,4%, attestandosi a 221 milioni di euro, mentre le Macchine per il legno di Rimini hanno subito una diminuzione del 15,3%, raggiungendo 116 milioni di euro. Le Macchine utensili di Piacenza, invece, hanno registrato un notevole incremento del 33,3%, per un valore di 48 milioni di euro, trainato principalmente dalle vendite verso Francia e Regno Unito.
I distretti del sistema moda sono stati i più colpiti dalla domanda internazionale, con il distretto dell'Abbigliamento di Rimini e delle Calzature di San Mauro Pascoli che hanno registrato cali rispettivamente dell'11,9% e del 24,6%, raggiungendo 123 e 45 milioni di euro. Il distretto della Maglieria di Carpi ha limitato le perdite allo 0,5%. Per quanto riguarda il sistema casa, il distretto delle Piastrelle di Sassuolo ha visto una flessione del 7,2%, a causa della riduzione delle vendite verso il mercato francese e tedesco.
Nonostante il calo, l'export dei poli tecnologici dell'Emilia-Romagna ha mostrato una crescita del 3,3%, raggiungendo 402 milioni di euro. Il Biomedicale di Mirandola ha avuto un aumento del 19,9%, raggiungendo 162 milioni, mentre il Polo ICT ha subito una contrazione del 9,1% a 158 milioni. Alessandra Florio, Direttrice Regionale di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato l'importanza di cogliere le opportunità legate a sostenibilità e digitalizzazione.
Secondo gli analisti, la dinamica del primo trimestre è influenzata dal rallentamento del commercio mondiale e dalla debolezza della domanda di beni di consumo. Per il resto dell'anno, l'export regionale dovrebbe beneficiare della specializzazione settoriale e della penetrazione nei mercati emergenti.
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