Embargo petrolio: rischio scarsità carburanti in estate

31/05/2022 16:45

Embargo petrolio: rischio scarsità carburanti in estate

Petrolio in rally dopo embargo UE vs. Russia

Il petrolio guadagna terreno e sale sui massimi da marzo. Il segnale di acquisto per operatori e investitori è arrivato ieri pomeriggio dopo che l'Unione Europea ha finalmente approvato l'embargo sul petrolio importato dalla Russia. Si tratta di una misura parziale in quanto le lunghe trattative non sono riuscite a convincere l'Ungheria a togliere il veto.
La sanzione prevede il divieto immediato di importazione sul 75% del greggio russo, percentuale che salirà fino al 90% entro fine 2022. L'embargo è parziale nel senso che non riguarda l'Ungheria e altri Paesi senza sbocchi sul mare: potranno continuare ad acquistare petrolio proveniente dalla Russia tramite oleodotti.

Il conto per la UE sarà piuttosto salato dato che il greggio Ural dovrà essere sostituito dal Brent che al momento costa circa 35 dollari/barile in più.

Probabile rimbalzo domanda cinese

La prospettiva di un incremento della domanda di Brent ne ha spinto il prezzo sui massimi da fine marzo.
Al momento il future sulla scadenza agosto scambiato all'ICE (quello con il maggior volume di scambi) segna 119,90 dollari/barile dopo aver toccato un massimo a 120,65. Il rally del petrolio è favorito anche dalle notizie in arrivo dalla Cina. A partire da domani a Shanghai le restrizioni decise dalle autorità per limitare la diffusione del COVID-19 verranno progressivamente ridotte.

Il lockdown ha causato il blocco delle attività economiche nella megalopoli cinese, che è anche un importante snodo commerciale: suo il porto più trafficato al mondo. Il blocco ha danneggiato non poco l'economia della Cina e non solo. La rimozione delle restrizioni, unita al pacchetto di 33 misure di sostegno annunciato oggi da Pechino, rappresentano un ulteriore sostegno alle quotazioni del petrolio.

Rischio scarsità carburanti in estate

Il rialzo del prezzo del greggio e le limitazioni relative all'approvvigionamento non sono una buona notizia per i cittadini europei in vista della stagione estiva.

I prossimi 3-4 mesi sono infatti quelli in cui la domanda di carburante aumenta. La prospettiva è quella di vedere il conto delle vacanze e del tempo libero salire in misura significativa. Ma potrebbe esserci anche un altro problema. In un'intervista rilasciata al settimanale tedesco Der Spiegel, il presidente della IEA (International Energy Agency) Fatih Birol ha dichiarato che con l'incremento della domanda della cosiddetta "driving season" in USA ed Europa potrebbero esserci problemi di scarsità di gasolio e benzina per autotrazione, soprattutto nel Vecchio Continente.

L'attuale fase di mercato dovuta agli eventi geopolitici rischia di creare criticità non solo a livello prezzi ma anche in tema di approvvigionamenti. Birol ha aggiunto anche che la crisi energetica attuale è molto più grande di quella degli anni '70: allora il problema era rappresentato solo dal petrolio, ora invece riguarda anche gas ed elettricità.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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