Il Consiglio di Amministrazione di Emak S.p.A. ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2023. Il Gruppo Emak ha registrato ricavi consolidati pari a € 449,9 milioni, in diminuzione dell'8,6% rispetto allo scorso anno. Questa diminuzione è stata causata da una riduzione organica delle vendite del 13,9% e da un effetto negativo dei cambi di traduzione dello 0,5%, parzialmente compensati dall'effetto positivo della variazione dell'area di consolidamento del 5,8%.
Il calo dei ricavi è dovuto a diverse dinamiche macroeconomiche come l'inflazione, i tassi di interesse e le restrizioni legate alla pandemia che hanno influenzato il potere di acquisto dei consumatori e le loro preferenze di consumo.
L'EBITDA adjusted del periodo è stato di € 60,5 milioni (13,5% dei ricavi), rispetto a € 68,7 milioni (14% dei ricavi) dello stesso periodo nel 2022. Questo risultato è stato influenzato positivamente dalla variazione dell'area di consolidamento e dall'aumento dei prezzi di vendita, ma ha risentito della diminuzione dei volumi di vendita e dell'aumento dei costi commerciali.
L'EBIT è stato di € 38,3 milioni (8,5% dei ricavi), in calo rispetto ai € 49,2 milioni (10% dei ricavi) dello stesso periodo dell'anno precedente. L'utile netto consolidato dei nove mesi è stato di € 22,8 milioni, rispetto ai € 37,1 milioni del 2022. Questo risultato è stato principalmente influenzato dai maggiori oneri finanziari causati dall'aumento dei tassi di interesse di mercato.
L'autofinanziamento gestionale è stato di € 44,2 milioni, rispetto ai € 56,4 milioni generati nei primi nove mesi del 2022. Gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali sono stati di € 15,9 milioni, rispetto ai € 13,5 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.
Il patrimonio netto complessivo al 30 settembre 2023 è stato di € 289 milioni, rispetto ai € 277 milioni al 31 dicembre 2022. La posizione finanziaria netta passiva è stata di € 186,5 milioni, rispetto ai € 181,6 milioni al 30 settembre 2022 e ai € 177,3 milioni al 31 dicembre 2022. Questi dati includono gli effetti del principio contabile IFRS 16 e dei debiti finanziari legati all'acquisto delle quote di minoranza.
Nel terzo trimestre si è registrato un ulteriore miglioramento del capitale circolante netto, che ha generato una forte cassa e ha avuto un effetto positivo sulla posizione finanziaria netta. L'acquisizione di Bestway ha comportato un aumento del debito, mentre le previsioni per il quarto trimestre indicano una moderata crescita delle vendite rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
L'Amministratore Delegato Luigi Bartoli ha commentato: "Nonostante le difficili condizioni di mercato, nei primi nove mesi abbiamo generato una forte cassa che ci ha permesso di mantenere la nostra posizione finanziaria stabile nonostante l'acquisizione di Bestway".
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