L'industria farmaceutica stava attendendo con impazienza i dati finanziari di Eli Lilly, un gigante del settore, per individuare le tendenze del mercato. I risultati sono stati positivi: l'azienda americana ha superato le previsioni degli analisti per l'ultimo trimestre dell'anno scorso e ha fornito proiezioni per il 2024 superiori alle previsioni di mercato.
Nel quarto trimestre, Eli Lilly ha registrato un utile per azione di 2,49 dollari, con una crescita del 13%, e ricavi per 9,35 miliardi di dollari, in aumento del 28%. Le previsioni per l'anno in corso prevedono un utile per azione tra 11,80 e 12,30 dollari su un fatturato compreso tra 40,4 miliardi e 41,6 miliardi. Il consensus di mercato prevedeva un fatturato di 39 miliardi per il 2024. Eli Lilly, come altre importanti aziende del settore, sta cercando di diversificare e crescere in modo sostenibile a medio e lungo termine. Per raggiungere questo obiettivo, l'azienda ha acquisito diverse società nel 2023, tra cui la canadese Point Biopharma per 1,4 miliardi, la biotech francese Mablink e la statunitense Versanis Bio per 1,93 miliardi. Le aziende biotech sono un settore chiave in cui competere con altre grandi aziende internazionali.
Possono apportare ricerche avanzate su farmaci specifici ai portafogli delle aziende. Un esempio recente di ciò è l'acquisizione di MorphoSys da parte di Novartis per 2,7 miliardi di euro. Novartis offre ai suoi azionisti 68 euro per azione in contanti e, se l'acquisizione sarà completata, delisterà MorphoSys. L'accordo è soggetto a diverse condizioni, tra cui l'accettazione da parte di almeno il 65% del capitale azionario di MorphoSys e le autorizzazioni normative. Le azioni di MorphoSys, quotata alla Borsa di Francoforte, sono aumentate del 38,6% lunedì e del 43% martedì, superando il prezzo offerto da Novartis.
Con questa acquisizione, Novartis aggiunge al proprio portafoglio pelabresib, un farmaco utilizzato per il trattamento di certe forme di cancro, come la mielofibrosi, una rara forma di cancro del midollo osseo, e alcuni tipi di linfomi nodosi. Sia Eli Lilly che Novartis si sono mostrate particolarmente attive in questo settore negli ultimi 12 mesi, con rispettivamente sette e sei operazioni. Altre aziende, tuttavia, stanno seguendo la loro scia. Nel 2024, sono già state registrate sei operazioni nel settore con un valore superiore al miliardo, tra cui l'acquisizione da parte di Sanofi della biotech statunitense Inhibrx per 2,2 miliardi e l'accordo di Johnson & Johnson per acquisire Ambrx Biopharma per 2 miliardi di dollari.
(Redazione)