Elezioni anticipate in Francia: mercati europei limitano shock grazie al calo yield USA

Gilles Moëc, Economista Capo del Gruppo AXA e Responsabile della Ricerca di AXA IM.
Le elezioni anticipate in Francia stanno influenzando i mercati finanziari e la politica fiscale del Paese. Attualmente, il calo dei rendimenti statunitensi sta aiutando i mercati europei a gestire lo shock. Analizziamo anche come l'ascesa del populismo stia rendendo più delicato l'approccio della Commissione Europea al commercio con la Cina.
Le elezioni generali convocate dal Presidente francese hanno avuto un impatto sui mercati oltre i confini nazionali, con spread sovrani ampliati sia nella periferia dell'eurozona che in Francia. Nonostante non ci siano minacce immediate per l'unione monetaria, l'incertezza riguardo all'esito macrofinanziario del secondo turno il 7 luglio è alta, considerando le diverse agende fiscali in gioco.

Il sistema elettorale e istituzionale francese presenta delle peculiarità che potrebbero portare a un Parlamento bloccato. La capacità della Francia di operare senza una maggioranza e di approvare un bilancio è essenziale, specialmente dopo il recente declassamento del debito pubblico da parte di S&P.
Il secondo scenario più probabile è un governo guidato dal Rassemblement National, il cui atteggiamento verso la politica economica potrebbe influenzare le dinamiche interne ed esterne. La possibilità di un allargamento degli spread e le implicazioni con Bruxelles potrebbero rappresentare una sfida per la Banca Centrale Europea.

La spinta populista in Francia e in Europa sta già influenzando le decisioni a livello comunitario, rendendo più delicato l'approccio della Commissione Europea alle importazioni di veicoli elettrici dalla Cina. La situazione politica e economica in Francia potrebbe avere conseguenze a livello globale, richiedendo un monitoraggio attento da parte degli attori internazionali.

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