Effetto-Trump sulle Borse, l'analisi di Goldman Sachs

11/11/2024 18:21

Effetto-Trump sulle Borse, l'analisi di Goldman Sachs

La schiacciante vittoria di Donald Trump ha spinto i tre principali indici americani (S&P 500, NASDAQ Composite e Dow Jones Industrial) su nuovi massini storici, oltretutto con una volatilità insolitamente bassa per un evento fondamentale per l'economia non solo statunitense ma mondiale: questo grazie alla rapidità con cui si è capito l'esito finale. Già nella notte la strada era segnata e prima della fine della mattinata di mercoledì scorso, il giorno dopo le votazioni, c'è stata l'ufficialità.

Nessuno aveva scommesso su una tale celerità, anche alla luce delle esperienze delle precedenti elezioni presidenziali, con il risultato arrivato giorni (e polemiche) dopo. Per non parlare di quanto accaduto nel 2000 quando l'esito arrivò addirittura 5 settimane dopo le votazioni e solo perché la Corte Suprema decise di interrompere i riconteggi in Florida e confermare la vittoria di George W Bush nei confronti di Al Gore.

Esito rapido, sale la Borsa USA

Wall Street ha quindi accelerato principalmente perché gli investitori hanno rapidamente abbandonato le strategie di riduzione del rischio costruite prima delle elezioni per timore di tempi lunghi nella proclamazione. Ipotesi peraltro per nulla improbabile visti i sondaggi. Gli esperti di Goldman Sachs ritengono che gli investitori hanno riattivato alcune delle operazioni vincenti messe in atto dopo la prima affermazione di Trump nel 2016, ovvero i long su finanziari, small cap, tecnologia e energia.

Problemi per Europa e Cina

La reazione dei mercati europei e cinesi è stata invece negativa, almeno nella prima seduta, successivamente anch'essi hanno preso la via del rialzo. Tra gli investitori c'era il timore che la politica dei dazi protezionistici promessa da Trump potesse avere un impatto deleterio sulle prospettive di crescita di Paesi tipicamente esportatori come quelli europei e asiatici. Al contrario gli indici azionari USA tendono a essere meno sensibili rispetto agli elementi di incertezza per il commercio globale.

Secondo Goldman Sachs in queste situazione quella più a rischio è la Borsa tedesca, dato che quella teutonica è una macchina basata sulla manifattura da esportazione. Meno esposta Londra dato che l'economia britannica ha una elevata componente da servizi. Sostanzialmente immune il mercato svizzero dato che la produzione del Paese è molto avanzata dal punto di vista tecnologico e quindi difficile da rimpiazzare.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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