Economia USA più forte del previsto

29/08/2024 17:56

Economia USA più forte del previsto

PIL rivisto sopra le attese

Sorpresa positiva dalla seconda stima del PIL statunitense nel secondo trimestre. Il dato comunicato oggi dal Bureau of Economic Analysis, l'ente governativo che calcola e pubblica i numeri relativi ai conti economici nazionali degli USA, è pari a +3,0% rispetto al trimestre precedente.
Attenzione perché c'é un importante caveat: il dato è annualizzato, ovvero è la variazione trimestre su trimestre ma calcolata su base annua. Il risultato è in netta accelerazione rispetto al +1,4% del periodo gennaio-marzo ma soprattutto è superiore al +2,8% della prima stima comunicata a fine luglio e al consensus degli economisti.

Il PIL USA presenta infatti tre versioni: la prima detta "advance" viene pubblicata circa un mese dopo la fine del trimestre ed è la più attesa da economisti e investitori in quanto offre una prima indicazione sulla tendenza; seguono poi la seconda (preliminary) e la terza (final) a distanza di un mese dalla prima e l'una dall'altra.

Rischio recessione sempre più lontano

Il risultato odierno rafforza l'ipotesi secondo cui il rischio recessione negli Stati Uniti è sempre meno presente.

L'accelerazione del PIL rispetto al primo trimestre è stata infatti determinata dai consumi. Inoltre l'indice PCE dei prezzi al consumo (quello maggiormente seguito dalla Fed) è stato rivisto al ribasso dello 0,1% a +2,5% (+2,8% per il dato "core").

Lo scenario "hard landing" (atterraggio duro) causato dalla massiccia azione di politica monetaria restrittiva avviata dalla Federal Reserve oltre due anni fa si era fatto strada alla fine dell'anno scorso e, accoppiato con la repentina discesa dell'inflazione, aveva spinto il mercato a puntare sul primo taglio dei tassi da parte della banca centrale americana già a marzo.

A inizio 2024 il calo degli indici dei prezzi si è fermato costringendo gli analisti a rivedere, e di molto, le aspettative.

Meno pressione sulla Fed

L'avvio della fase accomodante è fissato con la prossima riunione del FOMC (Federal Open Market Committee, il comitato operativo della Fed) in agenda il 18 settembre.
La rilevazione odierna fa pendere un pò di più la bilancia verso una mossa da -25 bp, un trend che si è via via consolidato dopo il quasi-panico del 5 agosto quando i dati più deboli del previsto sull'occupazione USA portarono i future sui tassi a puntare su -50 bp a settembre e -125 entro fine anno.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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