Inflazione e consumi: lo scenario
Non sono tempi semplici per gli investitori. Anzi, decifrare quello che è e potrà essere l’andamento dei mercati finanziari, pare piuttosto arduo e complicato.
Questo perché, per farlo, occorrerebbe capire dove andrà l’economia, quale sarà la direzione che prenderà l’inflazione, se i consumi torneranno a crescere, se i tassi di mercato arresteranno la loro ascesa e torneranno a scendere verso livelli più contenuti.
Tanti quesiti, tante possibili risposte date da scenari completamente opposti.
Lo scorso anno è stato molto complesso, mentre l’inizio del 2023, sembrava presagire scenari migliori ed una risoluzione delle problematiche di mercato (livello di inflazione su tutte) a breve termine.
In realtà, i tempi si stanno allungando e dilatando.
Ne è la riprova il fatto che i tassi di interesse non abbiano ancora esaurito la loro fase ascensionale. Questo, in quanto, l’inflazione non è ancora sotto controllo.
I dati economici continuano ad essere ondivaghi e contraddittori e quindi è difficile ipotizzare il momento nel quale si possa affermare di essere usciti dal tunnel.
Come comportarsi dunque?
Inflazione e consumi: l’investitore tra due fuochi
L’elevato livello di inflazione raggiunto sta creando non poche problematiche ai risparmiatori.
Non solo dal punto di vista degli investimenti.
In prima battuta, ad essere eroso, è il potere d’acquisto di ogni singola persona. Ergo, per comprare le stesse cose, si spende decisamente più di prima.
Da qui, la minor propensione al risparmio dovuta non a scarsa volontà, ma a cause economiche.
Infatti, se le uscite aumentano in modo importante mentre le entrate rimangono sempre le stesse, risulta chiaro come la possibilità di risparmiare sia decisamente compromessa (in parte o tutto).
Nel frattempo, anche gli investimenti già in corso non stanno attraversando il loro miglior momento.
Ecco che quindi, ritorna in auge il discorso relativo alla pianificazione finanziaria e alla diversificazione.
Questo non impedisce al portafoglio di subire dei contraccolpi, ma permette di fare in modo che essi siano più contenuti e a livelli accettabili.
Inflazione e crisi economica: gli strumenti del risparmiatore
Quali sono quindi gli strumenti che ha a disposizione l’investitore per fronteggiare periodi come questo, caratterizzati da incertezza di fondo e volatilità dei mercati?
Come già evidenziato in precedenza, la pianificazione finanziaria e la diversificazione per mercati, settori, valute, tipologie di investimenti (valutando con attenzione la possibilità di inserire nel proprio portafoglio i cosiddetti investimenti alternativi).
Sono questi i momenti nei quali ci si deve sedere a tavolino e fare le valutazioni del caso, partendo dagli obiettivi, dalle risorse, dal tempo a disposizione e dal grado di rischio che (anche sulla base di quanto accaduto negli ultimi anni) si è in grado di sostenere (a livello finanziario e psicologico).
Il mondo, oggi, va ad una velocità supersonica.
Ergo, se era stata fatta una pianificazione finanziaria diversi anni fa, potrebbe essere l’occasione giusta per rivederla e capire se è ancora adatta alle esigenze e ai tempi, oppure no.
Ove ci sia la possibilità di ulteriore risparmio, potrebbe essere intelligente investirlo in modo periodico, attraverso piani di accumulo (cosiddetti PAC) che consentano di sfruttare, a proprio vantaggio, tutte le oscillazioni dei mercati.
Proprio per le peculiarità che lo contraddistinguono, il piano d’accumulo ha una sua logica se dirottato sui mercati azionari o comunque con una ipotesi di rendimento nel lungo periodo decisamente interessante (a fronte, ovviamente, di un rischio più elevato).