Economia globale in lieve rallentamento grazie agli USA

14/03/2024 17:15

Economia globale in lieve rallentamento grazie agli USA

L'economia riduce leggermente il ritmo

Stati Uniti sempre più protagonisti sulla scena macroeconomica globale. Secondo l'ufficio studi di Barclays è grazie alla solida performance della congiuntura USA che la flessione del PIL mondiale sarà minima nel 2024, nonostante l'effetto negativo del ciclo restrittivo messo in atto dalle principali banche centrali per contrastare il balzo dell'inflazione.
Gli analisti prevedono che dopo il +3,2% del 2023 la congiuntura globale riduca il ritmo a +2,9%, crescita che dovrebbe essere ribadita anche nel 2025.

USA in crescita nonostante la Fed grazie agli stimoli fiscali

Molto variegato però il quadro offerto dalle previsioni per i singoli Stati o aree sovranazionali.

Se il rallentamento atteso quest'anno sarà tutto sommato estremamente contenuto lo si deve alla performance degli USA. L'economia a stelle e strisce nel 2024 riuscirà addirittura a fare meglio rispetto all'anno precedente con un +2,6% contro il +2,5% del 2023. Alla base della forza della congiuntura USA gli analisti indicano ampiezza e durata degli stimoli fiscali legati alla pandemia, stimoli che hanno permesso ai consumatori USA continuare ad acquistare nonostante la manovra restrittiva della Fed.

Eurozona stagnante, male Cina Giappone e Sudamerica

Situazione diversa nell'eurozona, dove peraltro lo stato di salute della congiuntura è di ben altro tenore: dal misero +0,5% dell'anno scorso si osserverà un ulteriore rallentamento a +0,4%.

Solo nel 2025 compariranno segni di vita con PIL atteso a +1,3%.

Sarà invece ben più consistente il rallentamento delle economie asiatiche con quella giapponese a +0,7% dopo il +1,9% dell'anno scorso. Ma il problema principale è rappresentato dalla Cina che passerà dal +5,2% dell'anno scorso a +4,4% nel 2024 e a +4,0% nel 2025: escludendo il triennio 2020-2022 (caratterizzato dalla pandemia e quindi da alti e bassi totalmente fuori scala) si tratta dei dati più bassi dal 1990 (secondo la serie ufficiale cinese).

L'economia di Pechino è al cospetto di diversi problemi: il principale è la crisi del settore immobiliare causata dalla bolla della prima decade del nuovo secolo.

Anche l'America Latina andrà in sofferenza con il PIL dell'area in calo da +1,9% a +1,5% a causa del marcato rallentamento del Brasile (da +2,9% a +1,9% e ancora a +1,7% nel 2025) e dal crollo dell'Argentina: dopo il -1,6% del 2023 per Buenos Aires si prospetta un pesante -4,0% quest'anno (ma con rimbalzo del 4,1% nel 2025).

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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