Campari in rialzo nonostante riduzione del target price
Seduta piuttosto incolore quella odierna per Campari, reduce dalla performance positiva di venerdì. Il titolo ha incassato con disinvoltura la decisione di Deutsche Bank di ridurre leggermente il target portandolo da 13,80 a 13,70 euro.
Il nuovo obiettivo è ancora ben superiore alle quotazioni attuali e infatti gli analisti della banca tedesca hanno ribadito la raccomandazione buy.
A loro avviso il segmento birre e soft drink offre prospettive interessanti, mentre quello degli spirits (superalcolici) è maggiormente esposto alle incertezze del ciclo economico.
Dal punto di vista grafico Campari evidenzia una tendenza ribassista originata dal massimo di metà luglio a 12,9550 euro.
Discese sotto gli 11,55 toccati il 18 agosto darebbero ulteriore smalto alla flessione prospettando approfondimenti verso 11,24, dove troviamo la base del canale discendente che conduce il ribasso, e appoggio successivo a 10,90-11,00.
Prospettive opposte al superamento del massimo di fine agosto a 12,25, operazione che creerebbe le premesse per il riavvicinamento ai 12,9550 ed eventualmente per un allungo sul record di fine 2021 a 13,4750.
Eurotech rimbalza dopo l'affondo di venerdì
Eurotech prova a limitare la forte ondata di vendite di venerdì (-7,97% a 2,83 euro) facendo registrare un rialzo in avvio delal nuova settimana.
Il titolo ha perso terreno nonostante risultati semestrali in miglioramento: ricavi +37,9% a/a, risultato netto a -0,9 milioni di euro da -4,3 l'anno scorso.
Il management prevede però che il terzo trimestre "sarà impattato dal fenomeno di riduzione delle scorte da parte di alcuni clienti", con un deciso miglioramento nel quarto.
L'analisi del grafico di Eurotech mette in evidenza il rapido avvicinamento al minimo del 24 agosto a 2,8050 euro, supporto al di sotto del quale il titolo andrebbe a testare la linea tracciata dal minimo di settembre 2022 a 2,6450, attualmente in transito per 2,74.
In caso di rottura verrebbe completato il potenziale testa e spalle di continuazione in formazione da quasi un anno.
Si tratta di una figura ribassista che, a seguito della (a quel punto probabile) discesa sotto 2,6450, configurerebbe la riattivazione del trend negativo in essere da novembre 2019 con obiettivo ideale a 1,60 e primo target a 2,33-2,34.
Segnali positivi nel brevissimo al superamento di 2,93 e 3,00, prologo al ritorno sul massimo del 6 settembre a 3,22.
Sopra questo ultimo riferimento lo scenario grafico di breve migliorerebbe sensibilmente prospettando estensioni verso 3,57 e 3,8350 (top di febbraio).